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venerdì 4 luglio 2014

L' ufficio anagrafe del paradiso - Il Delirio


Abito a Xxmiglia, mia moglie ed io aspettiamo un bambino. Andiamo a partorirlo a Nizza e ci prendiamo un sacco di tempo prima di registrarlo all' anagrafe, in Francia o in Italia.
Lo chiamiamo "Ouh" finché non conosce abbastanza nomi propri di persone città o cose per autonominarsi come meglio crede. Mentre si chiama ancora "Ouh" non dovrebbe venirci a molestare nessuno, anche perché Francia e Italia se lo rialzerebbero all' asta. Ipotizzando che mia moglie ed io siamo nati nei primissimi anni del ventesimo secolo capiterebbe che tramite ospedale ci sarebbe questo francese figlio di italiani che verrebbe reclamato per il servizio di leva in guerra.
Arriva la cartolina e lo iscrivi nell' altra anagrafe. Va bene: è un pastrocchio alla "Fu Mattia Pascal" che non ho capito bene complice il fatto che il discorso si svolgeva con due anziani, un po' in dialetto un po' in francese un po' in italiano e un po' in francese.
Ora non ho le idee chiarissime su cosa faremmo se aspettassimo un figlio. Però credo che mi rivolgerei ad est o a sud, paesi meno burocraticizzati di quelli occidentali. Se avessi un figlio, per il nostro e per il suo bene lo nasconderei allo Stato. Non per mancanza di fiducia nel confronto delle istituzioni, per schifo proprio. Perché l' importanza di un uomo libero, fosse anche l' ultimo, è troppo grande.
Tempo fa, penso alle elementari, vedemmo un film che era incentrato sulla difficoltà e sulla necessità per le tribù di trasportare il fuoco durante gli spostamenti funzionali alla ricerca del cibo. Parliamo di cacciatori-raccoglitori che non hanno fiammiferi accendini e nemmeno pietre focaie. Una portantina per il dio fuoco e dei privilegiati custodi del segreto.
Non siamo riusciti a recuperare notizie su regia attori o altro, quindi il film finché qualcuno lo riconoscerà dalla descrizione e ne vorrà postare il titolo in commento è un parto della mia memoria impastata di fantasie oniriche e valium.
Il punto è che questo trasportare il fuoco, questo non lasciarlo spegnere, ricorda tantissimo i versi dei musicisti che parlano di fiaccola dell' anarchia e un' altra cosa, ben più importante: l' eros.
Ma l' eros non è quella parola che accostate con troppa facilità all' attributo "erotico". Il sostantivo greco "éros" significa "amore". Prima che la famiglia Freud, tutti pervertiti dal primo all' ultimo, introducesse delle teorie farlocche e bieche che hanno consegnato il mondo in mano ai padroni, non c'era grossa differenza fra sesso ed amore. Quel maiale di Freud ha voluto necessariamente creare una scissione e scostumare i costumi sottili e sani di una storia di umanità discreta e pudica, che quando giungeva all' atto d' amore era infuocato d' éros. Poi il porco ha effettuato la cesura, annientato la censura, aperto il campo alla pornografia ed altre amenità che sono quelle che fanno si che l' 80 % degli uomini occidentali soffra di disfunzione erettile o calo del desiderio.
Non parliamo solo di quelli castrati chimicamente con certi antidepressivi ad esempio, ma anche di quelli che hanno nel repertorio dei fantasmi (sogni) erotici tutto l' immaginario possibile e non vengono più sorpresi da nulla. Mango è l' unico cantautore a pensare che la cola sia delle donne:


Rino Gaetano ti dice che suo fratello è figlio unico perché è convinto che anche chi non legge Freud può vivere cent' anni... beh, spiacente... se volete vivere cent' anni:


Ce lo scrivono sopra che è imprescindibile per chiunque voglia accostarsi alla psicanalisi. Cosa non scrivono è che se il termine psicanalisi nasce col porco di Freud, si sviluppa per un secolo circa fino a diventare tutta un' altra roba... uno strumento "scientifico" (virgolettato perchè per me, conoscendone il significato etimologico, scienza è un' altra cosa) di reclusione del cuore, quindi dell' anima, quindi dell' eros e qui il cerchio si chiude. Oggi, come i nostri progenitori si preoccupavano di tenere vivo il fuoco fuoco, noi dobbiamo tenerci molto occupati per non far svanire éros... l' amore. Dobbiamo abbracciare la scintilla la dove la troviamo, non accontentarci del primo o dell' ultimo venuto. L' amore é una cosa seria ve lo assicuro... Se Platone avesse ragione ancora una volta, l' anima gemella potrebbe essere di vitale importanza. In genere il Fato è abbastanza astuto da fartela incontrare nella stessa città in cui nasci e ritorni, dopo giri e giri pazzeschi... Va beh, il senso é tenere il fuoco vivo. Ho voglia di birra adesso. E mi ripeterò mentre sbevazzo in solitudine: fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra fai l' amore non fare la guerra il pater familia mi ha assicurato che questa volta ne va della mia vita. L' Ammiraglio sono 92 anni che inganna la morte e ne sa qualcosa... di base mi fido. Bevo.


giovedì 3 luglio 2014

L' albero della vita - ancora delirii


L' albero della vita l' ho visto abitato dai ragni e quindi coperto di tele. L' ho visto produrre frutti maturi che si lasciavano andare e cadevano da rami secchi. Ho visto giardinieri procrastinare crudelmente e in malafede l' esistenza dei rami secchi. Ho visto frutti verdi e acerbi maturare in un istante di rabbia liberatoria e la rabbia è il bistrot dei sentimenti, dove l' amore è giallo girasole, giallo luna, giallo stelle. Dove l' occhio smeraldino del ramarro guardava i frutti espandersi con avida e funesta lingua ho colto la voglia dei rami secchi di non morire, la paura di cadere e di spandersi in fumo. La paura di finire dentro un camino da dove avevano giurato ai frutti sarebbero arrivati i pacchi di Babbo Natale, già... proprio lo sponsor della coca-cola. Ho visto alberi di limone promettere la salute e procurarla, prima che i giovani prigionieri degli anni '80 del secolo scorso compissero la magia di trasformare i limoni in pere. Ho visto pere e mele causare il diabete e spaccare le gengive.
E il tronco solido del limone non tremare neanche un po'.
Ho visto un cocktail pregevole preparato in un bar di Corso Como a Milano: 2 parti succo di limone, 1 parte arancia ed 1 acqua frizzante, l' ho visto conferire all' alchimista il premio Nobel per la medicina. E ho visto stregoni esporsi oltre le fronde dell' albero della vita alle canne di fucile dei cacciatori. Ho visto merli avventurarsi sulla cima dell' albero e sottostare al volere del Fato, sparassero pure i cacciatori, se ne avevano il coraggio. Il coraggio non mancò a chi crocefisse il Nazareno e ancora adesso i vampiri di Roma si raccontano in latino, nelle cripte, di che bella giornata piovosa fu per il deserto quel santo venerdì. Ho visto gente allontanarsi dalla terra e prendere il mare, per ucciderne gli abitanti al fine di mangiare. Ho letto rami giovani scrivere "se nun magni mori", in un epoca in cui morire mi sembrava ancora un' alternativa, temibile. Ho visto frutti vitruviani restare appesi all' albero fino all' istante in cui hanno sentito che non darsi al mondo sarebbe equivalso a marcire. Ho visto una donna promettere ad un uomo di farne un casalingo perfetto e lui stupidamente alterarsi, come a confondere un regalo importantissimo per un castigo. Ho visto artisti occuparsi di amministrazioni condominiali.
Tutto questo l' ho osservato anni fa, da una collina sopra Xxmiglia, sotto effetto di poca cannabis, l' ho osservato e non ho versato una lacrima, l' ho osservato e ho affrontato il mio supplizio come Tantalo, l' ho visto e mi sono ribellato.

mercoledì 2 luglio 2014

Folli si, ma a testa alta. Un altro delirio fra decine



Se fossimo francesi avremmo le mani sporche del sangue di qualche nobile, avremmo decapitato l' estabilishment nel 1789, ammonendo in maniera truculenta e pragmatica il potere. Il 14 luglio sarebbe una festosa ricorrenza, avremmo preso la prigione di Parigi e rimesso in circolazione i nuclei armati proletari, gli unici abbastanza rabbiosi e assetati di vendetta da tagliae delle teste. La decapitazione è eccessiva ma romantica. L' omicidio è sconcio ma decapitare i capi, tagliare i capi dei capi...
In Italia funziona in maniera diversa... quasi nessuno ha voglia di giungere ad un omicidio. Non so se è l' unico pregio dovuto all' essere al matrioska del Vaticano, o se siamo proprio noi un popolo che tendenzialmente preferisce abbaiare che mordere, ma tant'è, gli omicidi non sono tanti come quelli che ci comunicano i media. In Italia funziona con gente tipo Mazzini e quel povero e Ubbidiente a Teano Garibaldi.
Qui si ragiona per società segrete ed azioni di intelligence mirate.
In questo contesto, con questo sottosottobosco, in Italia, oggi... per prendere le prigioni bisognerebbe prima prendere i manicomi. Pur considerando la 180/78 bisogna infatti tenere presente che almeno un manicomio in Italia io l' ho conosciuto. Avendo ricevuto cure più o meno coattive anche in altre due strutture (Imperia e Pisa) sono portato ad una generalizzazione e a stabilire che l' ultimo manicomio d' Italia sia l' s.p.d.c. di Bordighera. Lo schifo parte o dalla malafede, o dall' incompetenza della maggior parte del personale medico del Centro di Salute Mentale di Ventimiglia. Cioé il circuito è più o meno questo: tu dici al medico che ti segue al C.s.m. che probabilmente il tempo per prendere l' s.p.d.c. è maturo perché le galere vanno svuotate con molta fretta, prima che ci si ripensi e il medico ti ricovera in manicomio.
Se voi aveste frequentato il csm per tutti gli anni che l' ho frequentato io, vi sareste resi conto che prima o dopo più della metà dei cittadini di Ventimiglia è finito in braccio alla polizia dell' anima.
Una volta particolarmente felice ho salvato una giovane donna: ci eravamo messi a parlare e lei mi disse che era alla prima visita. Il motivo della sua presenza lì era un eritema. Il suo medico, complice nel disegno criminale della psichiatria italiana, pur non essendo uno psichiatra, si era sentito di consigliarle una visita psichiatrica anzichè dermatologica per un' eritema che aveva giudicato psicosomatico.
Ora, essendo io contrario alla violenza, non ho voluto sapere il nome del medico. L' ho però convinta (era inoltre una giovane madre) ad abbandonare immediatamente la struttura e a recarsi dallo specialista dermatologo di Mentone, quello bravo e arcinoto ai Ventimigliesi che somatizzano, di cui ora non ricordo il nome. Le ho spiegato che una volta che entri nei meccanismi psichiatrici vieni schiacciato dagli ingranaggi e difficilmente uscirai di li sulle tue gambe e in verticale.
In nome della battaglia ad un eritema, rinunciare alla vita mi sembrava eccessivo. Se in quel momento avessi avuto una meritata laurea in medicina e chirurgia le avrei prescritto un antistaminico potente et voilà.
Sempre meglio dei narcolettici da disfunzione erettile dico io, anche se lei non era dotata di rettile.
 Per non sembrare uno di quei filosofi che pensano e parlano e parlano e pensano e non fanno altro, vorrei farvi presente almeno il primo obiettivo della missione di "presa dell' s.p.d.c.".
Missione "Presa della pastiglia". Numero operativi necessari: 5:
Obiettivo 1.: Dare alle fiamme la porsche nel parcheggio antistante al reparto in pieno giorno, col plauso delle forze dell' ordine, invitate ad assistere all' atto di giustizia quali garanti dell' incolumità degli operativi coinvolti ed in veste di cancellieri del processo sommario, che ci siano dei verbali.

Il sole bacia i pazzi e io adoro il sole.

giovedì 26 giugno 2014

martedì 24 giugno 2014

Donna e uomo






Capita che alcuni argomenti siano più imbarazzanti di altri. La morte, ad esempio, e tutto il corollario escatologico, mette la mia intelligenza in serie difficoltà. Infatti da un lato hai la dimostrazione che siamo mortali ogni volta che passa un carro funebre, ma covi comunque più o meno segretamente il desiderio di essere giunto alla tua ultima incarnazione. Infatti la metempsicosi è l' unica risposta plausibile. Ma al tempo stesso ami essere umano e vorresti che la vita non finisse mai. Specie quando inizi ad avere un' età alla quale non reagisci più con troppa indifferenza all' invito di un' anziana che ti dice "goditela finché puoi!".
L' età in cui ti accorgi che inizi a potere sempre meno e dovere sempre più, fino all' essere.
Libri sapienziali che spaziano sull' argomento da fuoriclasse non se ne trovano molti, ma esistono.
Ma fra gli argomenti imbarazzanti includo volentieri anche quello del rapporto fra i sessi.
Per me il discorso è sempre stato piuttosto confuso e dai confini labili finché non ho letto il libro di Mark Twain in immagine. Credo che la vetta nella comprensione dei ruoli dei sessi e del loro rapporto (cooperazione forzata) sia stata raggiunta in questo libercolo (credo meno di cento pagine).
Non posso citarlo perché lo ho regalato ad una ragazza anni or sono... ovviamente era e resta uno di quei libri da trattamento Fareneight... Lo avevo ordinato online e siccome sono passati davvero anni, non so se nel frattempo in Italia sia stato ristampato, se esista in biblioteca, se giacciano delle copie in scaffali polverosi di magazzini. Ricordo davvero bene un solo passaggio: quello in cui Adamo nuotava beatamente in un laghetto con cascata, mentre Eva affiggeva ovunque cartelli, dando nomi alle cose, preparando l' Eden al turismo. Può lasciare spiazzati il pensiero di guardare alla donna considerandola un essere più pragmatico di un uomo. Ma non credo che voi, femminucce e maschietti, avrete difficoltà a intuire quanto descritto da Twain osservando con un minimo distacco le routine dei vostri amori.
Le donne sono magicamente più complesse e variopinte. Per me è un dato di fatto. Suppongo ci si possa anche azzardare a citare Darwin e sostenere che la procrastinazione dell' apocalisse dipende troppo da quei nove mesi di gestazione per pensare che una donna lasci qualcosa al caso.
La donna, fin dove può, è artefice del destino dei suoi figli, del suo compagno e ovviamente anche del proprio.
L' uomo è un essere abbastanza naiv. Meno bisogni, meno fronzoli, meno voglia di confusione.
In genere l' entropia trova una cara amica più volentieri di un compagno.
Impossibile poi generalizzare aspettandosi di scrivere frasi interessanti.
Aggiungerei soltanto che nella mia prospettiva un certo tipo di femminismo militante, con deriva omosessuale, disturba quanto, forse un po' meno, del machismo misogino del maschio alfa. Nel senso che posso comprendere suffragette e apprezzare Femen, in funzione dell' analisi del percorso storico dei ruoli dei sessi.
Voglio aggiungere anche un' ultima cosa: le donne che preferisco sono quelle romantiche alla Rossella O' Hara, quelle tipo Marylin. Le donne che amano senza compromessi, quelle un po' maschiacce che puoi convincere a scherzare praticamente sempre. Quelle che tengono alla loro dignità, amano essere donne, ma amano allo stesso modo e a volte di più amare un uomo. Amo anche gli uomini gentili, umili al cospetto del dono che la donna rappresenta, uomini capaci in alcuni momenti di smettere di tentare di capire la donna e di amarla incondizionatamente. Provo pena per tutti gli esseri umani meschini che truffano e raggirano al fine di un orgasmo. Mi intristiscono perché penso che sarebbero più coraggiosi e dignitosi usando delle sostanze specifiche tipo l' oppio, invece che le persone.
La gelosia non ha troppo spazio dove c'è amore. Se io amo te e me stesso e tu ami te stessa e me...
La fedeltà non è un' imposizione ma una conseguenza naturale dell' amore.



sabato 21 giugno 2014

Svuoto la metà piena del bicchiere nel cesso e tiro l' acqua, dopodiché vado al mare a ricercarla.


Dopo una mattinata scandita dagli impegni del buon giorno, dopo una bella colazione e un pasto gradevole, sono andato alle Calandre. In anticipo sull' appuntamento come è solito per chi odia aspettare. Ho incrociato ragazzi e ragazze lungo il percorso, sia quello di andata che quello di ritorno, appena quindici minuti dopo. In spiaggia ho visto che non mancavano i palloni, i racchettoni, i cubi per la musica. Sembra che alle Calandre il tempo non passi mai, gli anni '80 e i '90 del secolo scorso sono intatti.
La capatina alle Calandre si è rivelata una valle di lacrime. Ora che sono le 17.23. Succede perché dalle 16 circa fino a qualche minuto fa, ho ristudiato per l' ennesima volta "Romeo e Giulietta".
Ho seguito un paio di corsi/laboratori di teatro in vita mia. Ma sono distantissimo dal potermi definire un attore. Quindi non stavo ristudiando a memoria il copione. Stavo studiando l' introduzione filologica, valutando opere simili, antecedenti. Stavo riaccendendo in me la passione per questa tragedia perfetta. Studiavo parole di studiosi con l' acquolina in bocca all' idea di giungere alla prima pagina della sceneggiatura... perché voglio stravolgerla, ho come obiettivo quello di contestualizzare questo mito da inconscio collettivo in uno spazio contemporaneo. Ho idea di ricontestualizzare l' ambiente politico in cui il dramma si svolge. Voglio distillare un "Romeo e Giulietta" minimalista, da radura selvaggia, una goccia di rugiada velenosa ed amara.
L' idea ha già allettato un regista e tre attori dilettanti. Mancherebbero all' appello solo il Frate e Tebaldo... a Ventimiglia... dici niente.
Ma poi, soprattutto, una volta che, ammesso e non concesso che riusciamo a creare qualcosa di bello e gradevole, lo presenti ai cittadini... Alzi la mano chi staccherebbe il culo dal divano per andare a vedere la nostra recita distillata dal meglio di Shakespeare? Sarei io il primo a boicottare perché tenderei a considerarlo un qualcosa di pressoché inutile o al massimo dissacrante.
Le Calandre mi fanno piangere perché mi rendo conto che di tutte le idee che ho in mente potrei non riuscire a realizzarne neanche una. Xxmiglia è come una donna che da anni immagino splendida e affascinante, ma che potrei vedere per sempre schiava grinzosa.
Allora subentra il dolore, la voglia di andarmene davvero come hanno fatto gli altri. Roma direi. Fra tutte le colonie "estere" di ponentini la più eccitante. Senza disdegnare Torino, schifando Milano, innamorandomi anche solo per un secondo dell' ipotesi di un ritorno a Genova. Dimenticando che il futuro di un italiano in Svizzera è appeso a un cappio.
Sono davvero stanco. Non ne posso più di annoiarmi qui. Il blog va a gonfie vele, non vi dico i numeri ma sono da capogiro. Quindi probabilmente continuerei a postare, per nostalgia, anche da Roma. Ed è quello che succederà se l' unica reazione al blog resteranno tutte quelle visualizzazioni al giorno. Perché allora vorrà dire che aveva ragione lei: siete tre e rileggete 400 volte prima di capire.
Se non spuntano persona vere, davvero decise ad operare in direzione di un cambiamento, me ne vado. Da questo momento inizio a tenere presenti i pro e i contro di una fuga.
Peserà molto quello che accadrà intorno al consiglio comunale di cui parlo nel post precedente.
Dipenderà dall' aria che si respirerà. Ci sono i presupposti per creare qualcosa di veramente bello qui in città. Ma dovete desiderarlo ardentemente. Trovando Tebaldo e il Frate innanzitutto, così che non debba inserire per forza il Principe. Perché se nel rappresentare Romeo e Giulietta a Xxmiglia dovrò inserire il Principe, prenderò l' esilio molto ma molto più seriamente di quanto pensiate.
Ho pubblicato la mia e-mail personale cento volte. Sapete a quanti di voi é venuto in mente di scrivermi anche solo "ti va un caffé?" "ti va una birra?". Zero completo.
Ad ogni modo, per snobbare così, sarete probabilmente al corrente di associazioni segrete di cervelli non fuggiti, potreste essere convinti che "anche chi non legge Freud può vivere cent' anni" (cit. Mio Fratello è Figlio Unico, R. Gaetano). Pensatela come cazzo vi pare, sono anarchico e non rendo conto a nessuno né chiedo che mi si renda conto.
Quella mattina però, in cui qualcuno si sveglierà con la visione lucida di ciò che sarebbe stato, che avrebbe potuto essere, sbattendosi solo un po' di più... niente rimorsi e piagnistei.
Il latte lo state versando in questi giorni... ed è proprio quello che mi avete fatto scendere alle ginocchia.


https://www.youtube.com/watch?v=ZjbI-70TVxA

"Non so chi colpire/perciò non posso agire" (cit. Punto G, Manuel Agnelli)


Metà Cuore mi consiglia di autocitarmi, di parlare di quando si sparava in aria e le sigarette piovevano dal cielo. Mi dice di ricordare sempre che un nemico manifesto, come il nazifascismo, rendeva la Resistenza in un certo senso più facile. Era più facile individuare il nemico e, a volte si vinceva a volte si perdevano vite umane, distruggerlo. Sarei stato un partigiano felice di impiccare il porco Mussolini e avrei torturato Hitler fino a farne un soprammobile per Rockfeller. Avrei imbottito di tritolo Rockfeller e ci avrei affondato l' FMI.
Ma hic et nunc (qui e ora) non ci si capisce una sega. Giovanni Ballestra, fino a ieri

 

oggi è diventato paladino della città e non posso che confermare ulteriormente la mia stima nei suoi confronti ed il pensiero che non sarebbe stata la peggiore delle amministrazioni. Qual è il merito di Giuanin? Date un' occhiata rapida qui: http://www.sanremonews.it/2014/06/20/leggi-notizia/argomenti/politica-1/articolo/ventimiglia-centro-commerciale-in-frazione-bevera-durissimo-intervento-di-giovanni-ballestra.html 
Ballestra ha fatto casini, anche seri, in provincia; ma adesso stiamo parlando di Rixi e di Di Muro che presentano un' interrogazione per l' apertura di un centro commerciale di merda a Bevera, salvo negare l' imminente inciucio davanti all' evidenza. 
Ecco: Rixi ha una faccia di cazzo che ho potuto vedere in foto ma non ho altri elementi per desiderarne la completa paralisi politica. Di Muro invece è analizzabile di persona nel rettilario ventimigliese, non solo perché frequenta i soliti posti, ma perché in campagna elettorale (violandone i limiti di legge) ci scassava il cazzo ovunque con la sua faccia di merda incollata al telefonino (hanno intercettato la foto e parlava con Rixi).
Mi schiero a costo di fare una brutta figura, perché individuare i bersagli sta diventando davvero un atto di fede, un lavoro da sesto senso, ottavo, intelligence.
Su questa faccenda credo nell' uomo Ballestra e andrò a comprare un paio di scarpe per chiedergli scusa per qualche colpo sotto la cinghia in campagna elettorale ma soprattutto per valutare, in caso mi abbia già perdonato, come potermi rendere utile affinché il Centro Commerciale preveda come ingresso il retto di Rixi e come uscita quello del truffaldino Di Muro.
Diciamo che se Ballestra esagera nel considerare l' amministrazione Ioculano troppo giovane ed esposta a truffe e raggiri e inciuci, Di Muro dichiarando di essere pentito di essersi candidato nella coalizione ha davvero cagato fuori dal vaso.
Non è per niente chiaro inoltre se tutta la questione abbia a che vedere o meno col "Roja Park".
O Giovanni, io non so se mi leggi, che dimestichezza o interesse tu possa avere a dare un' occhiata qua e là per il web, non ti darei colpe se te ne disinteressassi completamente...
Ma se leggi le mie parole prima ch' io venga per le scarpe: non buttarla sul piano dell' opposizione a oltranza! Ci sono presupposti palesi per governare la città come un cuore solo e un' anima sola. 
Dimentica Rixi e Scibilia e fuggi con noi verso il futuro Giovanni! Corriamo troppo veloci e senza ruote fra cui mettere bastoni! Grazie dell' aiuto che ci hai fornito col tuo comunicato stampa e grazie anche per quello futuro. 
Capiamoci: tornassi indietro rifarei ogni singola mossa fatta in contesto di campagna e voterei come ho votato. Anche tu come ogni cristiano hai i tuoi casini sulla coscienza, ma l' altra metà del mio cuore ha i suoi e non se la sente di giudicarti... Non ora che serve un' unità granitica verso gli attacchi di questi fottuti mastruzzoni. 
Di Muro tieni bene a mente un' alternativa al venire a presentarmiti se ci vediamo in giro perché sono notoriamente un tipo nervosetto. 
Seguiamo la vicenda e vediamo dove porta. Piggies tutti convocati alle ore 21,00 del 26 c.m. in piazza della cattedrale, città alta, per il primo consiglio comunale. Portare trombe da stadio e strumenti musicali. Di modo che se c'è da festeggiare siamo pronti!

    
                                     
 

giovedì 19 giugno 2014

Ciò che non sappiamo, ciò che pensiamo di sapere


La pace nel mondo è figlia della consapevolezza. La consapevolezza è dettata innanzitutto dall' autoanalisi e poi dallo studio. Le persone che mi gravitano intorno mi definiscono in funzione di un range che va dal "cazzo di fottutissimo genio" al "pazzo".
Nel mezzo del range delle definizioni si colloca l' attributo che più mi aggrada e nel quale mi identifico più comodamente: "genio".
Sarei un ipocrita se utilizzassi giri di parole, se simulassi umiltà. Conosco persone che sono "genio" molto più di quanto lo sia io e persone attraverso le quali aumento il mio genio in dialettica, a volte contribuendo io stesso a potenziare il loro.
Cosa distingue un "genio" da una persona di media intelligenza (capacità d' adattamento e problem solving) e da una molto dotata? Il genio fin da bambino vuole diventare un genio e si sceglie il suo percorso di autodidatta, approfittando solo raramente di prospettive altrui che gli causino cambi radicali di prospettiva e coscienza.
Un genio studia approfonditamente vita, opere e motivi dell' attribuzione del titolo di genio alle persone che lo sono state o lo sono.
Certe mattine più solitarie di altre non nascondo che mi sveglio con la voglia di non capire un cazzo.
Come non vi nasconderò di essere rimasto molto suggestionato dall' episodio di una serie tv nella quale un giovane genio intossicava il suo cervello con uno sciroppo per la tosse, per istupidirsi e poter avere un rapporto paritario con la partner.
Ringrazio il cielo di avermi dato la forza di non prenotare ettolitri di quello sciroppo ma di attendere.
Ringrazio il demiurgo di aver posto sul mio cammino la Genia che riempie la mia anima tutti i giorni, infrangendo una solitudine millenaria e il dolore dell' incomprensione.
Negli ultimi dieci anni sono stato un genio incompreso per una esigua minoranza ed un malato di mente per tutti gli altri.
Oggi c'è chi ha sospeso il giudizio e chi mi ha tributato ciò che mi spettava di diritto.
L' unica differenza fra un genio e un altro uomo consiste nell' utilizzo che si fa della mente.
Inoltre si può pensare alla paura dell' ignoto come un freno al Genio-Follia.
Ciò che non sapete lo ignorate per paura che sconvolga le vostre vite, ciò che pensate di sapere è il comodo quadretto del reale che vi siete dipinti per il desiderio di integrarvi nella società, risultare rispettabili e comprendsibili, guadagnarvi il vostro diritto-dovere a riprodurvi.
Sono in grado di riempire il vuoto che questo tipo di atteggiamento vi lascia dentro giorno dopo giorno.
Posso individuare il pezzetto di puzzle che vi manca per rendere il quadro completo e più sereno.
Conosco alcune persone felici di vivere la loro vita in pienezza e con gioia, sono perlopiù amici ed amiche cui non manca l' amore. Ma per trovare l' amore è necessario conoscere ed amare se stessi.
Sono in grado di mettervi in condizione di riuscirci. Non arriverò a conoscervi e spiegarvi chi siete, questo è impossibile, ma posso indicarvi il sentiero che conduce all' autocoscienza.
Il mio percorso di studi comprende arte, letteratura, scienza, medicina, religioni, economia, politica.
Più varie ed eventuali.
Sto per offrire un servizio sottocosto. Con qualche giorno di anticipo posso documentarmi su qualsiasi argomento e anzi vi invito e sfido a trovare qualcosa che valga la pena di imparare, qualcosa di nuovo.
Per prendere un appuntamento di persona, per parlare insieme di qualcosa che vi affascina ma trovate complesso, scrivetemi su lucaperrone81@hotmail.com, indicando l' argomento di riferimento.
Si eseguono anche indagini dell' incubo e si aiuta nell' elaborare piani di ordine vario.
Scrivetemi lasciando il numero, vi richiamerò per un appuntamento di persona.
Il compenso per il servizio, in caso di soddisfazione, consisterà in generi di pima necessità (cibo).
Se qualcuno, particolarmente soddisfatto, volesse corrispondere un contributo monetario alle spese vive, sarà umilmente ben accetto. Uova frutta e verdura e un paio di bistecche saranno comunque sempre la forma di pagamento preferita.
Non abbiate timore o remore a contattarmi. Sono ciò che volevo essere fin da bambino e bambino sono rimasto. Non giudico. Dialogo.
Ringrazio in anticipo quanti troveranno il tempo la voglia il coraggio e il desiderio di conoscermi di persona e scambiare migliaia di parole ponendo al centro dello scambio un cestino di albicocche.






















mercoledì 18 giugno 2014

Le ore antelucane

Esistono per cullarti nell' illusione che tutto sia molto più facile e a portata di mano.
Il silenzio interrotto dal cinguettio di esseri vivi a prescindere dalla rapacità.
Non mi sento come un verme immobile due dita sotto il terreno e dimentico le vette vertiginose dalle quali mi sono constretto a sporgere col rischio di cadere fino dall' età più tenera.
In questo momento non manca nulla, tranne forse un commento musicale


Ora sono pacificato. E nessuno mi venga mai più a dire che l' importante è il percorso, mai la meta.
Nessuno mi venga a dire che un uomo non è mai soddisfatto. Conto non più di tre elementi sufficienti a spedirmi fra le braccia di Allah senza bisogno di vergini o esplosivi.
E pensa che potrei anche lamentarmi di qualcosa che non va, ma non ne ho davvero cuore o coraggio.
Non si tratta di compassione o di cattolica invidia per le persone che soffrono più di me.
Si tratta di semplice gioia.

lunedì 26 maggio 2014

PIGGIES DEL MONDO GRUFOLATE!!!



Cari compagni di porcile, Matrone e Guerrieri, o Prodi (scritto con maiuscola a significare il massimo della blasfemia) Prodi, dicevo, che se bestemmiamo solo in Italia ci sarà un motivo.
Splendidi esseri umani che invisibili mi circondavate pieni di speranza nel futuro.
Vi scrivo per aggiornarvi un po' sulla vita del blog, che fra una cosa e l' altra é andato avanti giorno e notte, perché la rivoluzione non dorme mai.
Non vorrei che qualcuno meno pratico o attento perdesse la bussola e si perdesse nei meandri della storia che stiamo scrivendo, per ora le mie dita ed io, mentre insieme la realizziamo.

C'é un post che dovete assolutamente leggere per primo, fra gli ultimi... Consiglio a tutti gli appassionati di Pearls2pigs di non perderlo, per continuare a dimostrare il senso civico e la partecipazione che ieri mi hanno confermato ciò che speravo, siamo pronti, siamo numerosi e nessuno ha più troppi problemi a metterci la faccia, sempre di spalle se passa Risi. (scherzo bello! sei un grande!). Mi avete davvero esaltato! Se non sapessi che ogni tanto mia madre si scervella davanti al blog e che potrebbe allertare l' agente Smith, vi racconterei quante ore ho dormito negli ultimi giorni. Tanta era l' energia che mi avete dato... non ricordavo una frenesia del genere e brividi nella schiena da Richter, dai tempi in cui il mio batterista mi suonava da dietro (che pur suonando male... ad alcuni) Paranoid dei Black Sabbath!
Ecco il giusto post che spunta in circa otto giorni quando porci fichissimi incontrano gente che di lavoro gli distribuisce perle:
 http://pearls2pigs.blogspot.it/2014/05/rapida-comunicazione-di-servizio.html

Poi, se chi si fa venire le idee é uno spostato, capita che il post immediatamente successivo sia di fatto un contrordine:

http://pearls2pigs.blogspot.it/2014/05/pearl-chiama-mytilus-gallo-provincialis.html

Non so quanti di voi, anche perché non ho un' idea precisa di chi e quanti siete, visto che mi crescete tutti i giorni come un neonato... che é praticamente quello che siamo, un gruppo di Matriarche e Guerrieri che da circa una settimana si é organizzato in milizia di pace, riusciranno a seguire tutto il post o una volta compreso il senso non adopereranno il dubbio sciettico.
Siete indubbiamente liberi di credere o non credere perché l' atto di fede é una cosa personale che differisce dalla fiducia in un uomo. La fiducia in un uomo si costruisce sulle sue azioni.
Ecco vi dico questo. Il post che segue é un po' delicato... nel senso che potrebbe portarci fortuna come un terno all' otto (24) ma più verosimilmente no. Alcuni di voi sono sicuramente attratti dalla prospettiva dell' oro. Ma sappiate che se l' obiettivo della partecipazione é l' arricchimento, avete sbagliato decisamente gruppo. Personalmente, una volta raggiunta la sussistenza, devolverò tutto il ricavato del nulla di compensabile (per ora) che svolgo a quella o quell' altra causa nella causa.
Il contenuto piuttosto hot del seguente post, fa si che i piggis attualmente presenti nel nostro amato porcile siano invitati a tenere un profilo molto basso finché non si smuove qualcosa o qualcos' altro. Nella migliore delle ipotesi avremo compiuto con grande successo la missione di trovare un indotto atunomo per finanziare l' arte, la cultura, le manifestazioni, il turismo... Per arrivare a chiedere ed ottenere un polo distaccato del Dams di Imperia a Ventimiglia. Non vi eccitate, calma. Sono 9 anni che ci penso. Quando guardo la città vedo un reame anarchico e a volte una tribù di Apache. Nella peggiore delle ipotesi ci saremo tolti l' enorme soddisfazione di punire esemplarmente una criminale di guerra e una traditrice.
Ci andrà del tempo ma stiamo lavorando alla velocità del suono.
Il post in questione, quello che ci impone un basso profilo fino a contrordine (momento in cui vi potrete sbizzarrire nei modi più assurdi per divulgare alla velocità della luce e in tutto il mondo il post, allegato al Testamento, a quel punto) é il seguente:
(Per ora nessuno si dia pena a scoprire il significato del titolo. Ogni uomo ha diritto ad avere dei piccoli segreti, che per altro servono a fare delle sorprese).

http://pearls2pigs.blogspot.it/2014/05/pearl-chiama-mytilus-gallo-provincialis.html

Propongo di denominare questo simpatico tipo di attività del blog "Bomba atomica sui Caraibi a Natale"... Quando individueremo un qualche personaggio ricco e potente che farà la cacca fuori dal vasetto, potrete invocare a gran voce sul blog la "B.A.S.C.A.N"

domenica 25 maggio 2014

IL TESTAMENTO DI PEARL

Voglio far presente a voi merde che state già pensando a come si potrebbe eventualmente riaprire il processo, che nell' eventualità intendo assolutamente difendermi da solo.
E vi faccio presente che non siete in un cul de sac o in un en passe, non servirà nemmeno rivolgersi ai santoni dell' "esiste una soluzione per ogni problema", perché ho scoperto e sto andando a dimostrarvi che non é assolutamente vero. Voi maledetti schiavisti figli di troia e aberrante feccia della storia siete in un fottuto vicolo cieco e vi ci siete messi con le vostre stesse avide, ambiziose mani luride di sangue. Infatti:

Legge assiomatica fondamentale della moderna Scienza, che ha soppiantato il Rinascimento con l' Inquisizione:

Logica del terzo escluso. Delle due l' una:

Premessa: perizia dell' accusa "sosteneva che una razza aliena lo avesse investito dell' incarico di condurre una rivoluzione mondiale finalizzata alla liberazione dell' uomo dalla schiavitù", quindi ero incapace di intendere e volere al momento dell' accaduto Sentenza: Non imputabile, assolto
Sono


V) innocente
o
X) colpevole?

la premessa implica, secondo la logica del terzo escluso che:

é vero V (INNOCENTE) e falso X (COLPEVOLE):

oppure:

é vero X (COLPEVOLE) e falso V: (INNOCENTE)

Date le premesse V e X:

V (innocente). Attualmente corrisponde al vero:

V uguale:

a) La scienza detta i confini del principio di realtà, quindi di ciò che é vero

^

b) La Psichiatria é espressione della Scienza Medica e quindi infallibile oltre ogni ragionevole dubbio


^

c) La LEGGE prevede la non Imputabilità

quindi

V é VERO e io sono INNOCENTE

Secondo regole di un gioco che avete inventato voi, che sono:

Legge, Scienza, Psichiatria

Regole stabilite da voi.

Secondo la realtà V é vero, ma potrebbe riaprirsi un processo per tentare di dimostrare il contrario:

X Colpevole:

a) Ero capace di intendere e volere

^

b) Sono imputabile


^

c) Gli alieni mi avevano incaricato di una rivoluzione


L' ho scritto nella tesi di laurea a 23 anni, e mi sembra passata un' era, che la logica del terzo escluso aveva qualcosa che non andava... Pensate che mi avete talmente rincoglionito con tutta la merda inutile che ho dovuto fagocitare perché la vita é breve e dovevo liberarmi e riappropriarmi delle cose belle, e l' unico sistema era combattervi sul vostro stesso campo, mi avete talmente rincoglionito e per un attimo suggestionato, che stavo cercando seriamente di darvi una soluzione...
Utilizzando proprio quello strumento mortifero e odioso, quella catena all' anima, al cuore, al coraggio , ai sentimenti... A tutto ciò che di bello ha la vita. L' arma più pericolosa mai inventata, sicuramente da un vecchio incapace di amare e dal cuore arido, qualche criminale che l' umanità ricorderà per sempre come il vero Genio del Male che ha imbrigliato l' umanità, inventando un sapere ed imponendolo, rendendolo sempre più complesso da ottenere e quasi impossibile da comprendere.
Se il sommo poeta che ha inventato il linguaggio avesse potuto prevedere che io oggi, migliaia di anni dopo, costretto ad usarlo per liberare l' Umanità, nei momenti in cui ero più lucido e avevo la necessità di abusarne con rapidità perché c' era troppo da dire, troppo da insegnare, troppo bisogno di essere compreso, sarei stato accusato da uno Psichiatra di essere LOGORROICO!!!
MALEDETTE MERDE BASTARDI INFAMI ROTTI IN CULO ASSASSINI
Dicevo, il sommo poeta si sarebbe fatto i cazzi suoi e io mi sarei tranquillamente risparmiato di parlare, che il silenzio é bellissimo e si può fare della musica molto emozionante anche senza parlare e se cantare la Gratitudine alla Vita fa piangere di Gioia, Demetrio Stratos ci ha reinsegnato che anche senza parole si possono creare inni all' amore e alla Vita da brividi, nel suo lavoro sperimentale le Sirene.
Un giorno Gli Artisti Erediteranno la Terra, e saranno i musicisti a sapere come convogliare le emozioni, come tenervi sempre vicini gli uni agli altri e solidali come creare la potenza e la bellezza che irriga l' Universo: Le Lacrime di Gioia che troppe volte mi hanno portato in Manicomio.

                        

                                 
                                   


Non piangere amore, se non ci vediamo più
Non piangere perché mi hai perso, ma ricordati che mi hai trovato
Io mi ricordavo di te dalle stagioni della caccia al Mammuth
Quei tempi freddissimi in cui tornavo dalla foresta e tu piangevi di gioia
Mi buttavi le braccia al collo e con le labbra inventasti il bacio
Per dirmi che mi amavi e vedermi ritornare era il momento migliore della tua giornata
Non piangere amore se ora
la parte vuota più dolorosa del letto non è alla mia sinistra ma alla tua destra
Non soffrire se il Fato ci avrà concesso una sola settimana
Sai perché il tuo corpo ha saputo, anche senza che mai sfiorasse il mio
che sette giorni del nostro amore sono bastati a ridare una speranza all' umanità
E in quei momenti in cui proprio non potrai fare a meno di piangere e il dolore terribile
Di avermi riincontrato ancora una volta fra le pieghe della Storia di questa vecchia, brontolona e stanca e adorabile Terra
Di avermi ritrovato e poi perduto in soli sette giorni
Prova a cullare la tua metà della nostra anima col Sogno comune
di tutto ciò che sai sarebbe accaduto se i nostri corpi si fossero uniti
Anche solo una volta, nel momento giusto
Immagina ogni bella sorpresa e ogni pranzo in famiglia, immagina il nonno che avresti dovuto incontrare e che forse, se dovesse sopravvivere anche a me, incontrerai.
Lo incontrerai al riparo delle sbarre che lui tanto odia e che i miei genitori sono costretti ad ignorare
Chiedigli di quando e con quanto coraggio ha combattuto lui. Fatti spiegare perché abbia combattuto sette anni di guerra su cinque e di quanto coraggio, cuore, astuzia gli ci siano volute per riuscire a tornare
Senza mai uccidere, anche quando sarebbe stato quasi impossibile sopravvivere altrimenti
E spiegagli che Luca é morto in guerra o disperso perché lui gli ha lasciato un' eredità importante
Digli che Luca é morto da Eroe e che gli uomini difficilmente lo dimenticheranno.
Luca é morto perché gli anarchici sanno che l' unico comandamento é non uccidere.
Da parte mia digli, che anche se non gliele invidio assolutamente, forse oggi quelle sbarre lo hanno salvato.

Un consiglio agli amici scienziati:
riprendete in mano gli strumenti musicali e combattete

Un cosiglio agli inventori:
andate a zappare, la schiavitù in certi frangenti della storia é necessaria

Ai pochi medici anarchici che ho avuto la fortuna di incontrare:
è soprattutto grazie al vostro genio che oggi siamo qui

Alla comunità scientifica:
Infilatevi i Nobel su per il culo e girate, il premio in denaro alle banche

Alle banche:
Convertite in valuta tutto l' oro del mondo, operate un cambio in nichelini e infilateveli tutti su per il retto a vicenda, sono sicuro che potrete trovarlo stimolante, depravati.

Alle multinazionali dei mafiosi:
Grazie di cuore perché la psicofarmacologia ha fatto passi da gigante e ultimamente stavo per ricadere nell' addiction, avessi vissuto ancora avrei quasi potuto pensare di provare a dimenticare l' unica sostanza che abbia mai amato, la mariuana.
Un bacio e un abbraccio forte a tutti quelli che potranno ricordarlo




                                  

giovedì 22 maggio 2014

La storia di un amico. Una deriva Fantascientifica destinata ad ispirare la Mitopoiesi di Wu Ming ed il Genio Musicale Assoluto del Guerriero Morgan Castoldi di Milano




(I timpani più raffinati provino ad aprire i tre video simultaneamente e godano!)


Quest' oggi mi limiterò a riportare copincollando il post di un ragazzo appartenente ad un gruppo di cui sono membro, l' ho trovato un po' pretenzioso, molto megalomane, ma sicuramente divertente.
Per esprimere un giudizio più accurato dovrei avere la possibilità di incrociare la mia strada con quella dell' autore, intervistarlo, cercare di capire se si tratti davvero di Storia, se si tratti della solita disinformazione, se si tratti di una brillante e provocatoria trovata artistica...
Finché non lo avrò scovato, godetevi quanto scritto con beneficio di inventario!


"Allora Signore e Signori, sono decisamente in imbarazzo nel momento in cui comincio questo post. Sono un nuovo arrivato, uno sconosciuto, un giovane ragazzo. Molti di voi sicuramente, non conoscendomi di persona, potranno sospettare che io sia un mitomane e un esaltato, o quantomeno che abbia un ego smisurato, ipertrofico, che sia presuntuoso.
Buona parte di questi difetti li posseggo e me ne faccio da subito carico.
Ognuno si crea le sue opinioni sulla base dell' esperienza, alcuni si fidano della prima impressione, altri approfondiscano se si insinua in loro il seme del dubbio. Rispetto il modo di stare al mondo di chiunque.
Chi avrà il sospetto che non sia un folle può chiedere in privato ad
Elena chi io sia. Lei mi conosce piuttosto bene, a cominciare da esistenze lontane.
Questa volta il post é solo vagamente fuori tema, perché si tratta di miti e leggende futuri.
Vivo in un comune Ligure che negli ultimi due anni é stato commissariato per mafia, domenica votiamo dopo due anni. Ci stiamo battendo contro le mafie e i partiti, contro le mafie dei partiti, per riprenderci la città. Contemporaneamente cerco di estendere la lotta ed il coraggio oltre, spazialmente oltre, temporalmente, soprattutto, oltre, visti i tempi della Storia.
Questo potrebbe essere il mio ultimo post in questo gruppo per molto tempo, per il semplice motivo che dopo dieci anni di psichiatria sono guarito, e sto finalmente compiendo il mio intervento a pié pari sulla Storia stessa. Non conoscendomi sarete stati infastiditi da quest' ultima proposizione, lo capisco. Ma chiedete ad Elena, sarei stupidamente e immotivatamente e ipocritamente modesto se non affermassi quanto affermato. Il tipo di intervento che intendo compiere implica una vita che seppur all' interno della legalità e secondo modalità non violente, rappresenta una voce fuori dal coro troppo scomoda.
Ragion per cui se vi abbandonerò temporaneamente, sarà soltanto perché non voglio coinvolgervi, senza neanche conoscervi, in situazioni oggettivamente pericolose.
Il motivo per cui scrivo qui é semplice. Come rispose Peppino Impastato quando gli chiesero se pensava che l' avrebbero ucciso "speriamo di no!", non voglio essere tragico, ritengo che finché sto qui, non ci sia nessuno con la voglia di rischiarsi un ergastolo per uno che usa dell' incomprensibile metafisica. Ma il figlio di un mafioso laureato in filosofia, potrebbe invitare per le vacanze il cugino dalla Calabria... In questo mondo, fortunatamente, esiste di tutto. Non é una morte violenta ciò che più mi spaventa. In ordine crescente i miei Orwelliani terrori sono i serotoninergici e la segregazione nell' Ospedale Psichiatrico di Bordighera e il carcere + indubbi psicofarmaci.
Serotoninergici che mi hanno reso invalido per anni, privandomi della sfera emotiva e quindi della libido, e se privi un uomo della possibilità di amare e procreare gli hai tolto il Senso.
Sfortunatamente per i soldati della mafia farmaceutica multinazionale, non "tutti gli", ma tutti psichiatri... ho un grande spirito di adattamento... Togliermi la possibilità di anelare ad amare una donna e riprodurmi si é rivelata un' arma a doppio taglio, infatti mi hanno lasciato davanti all' unica possibilità di restare solo, non creare legami che mi mettano in condizione di tacere per tutelare e proteggere persone amate da ritorsioni, e votare la mia vita ad una paziente e mi auguro lunga lotta, una lotta che si perpetua da secoli e che se speriamo che il mondo sia un giorno un posto bello non dovrà spegnersi mai... la lotta illuminata dalla fiaccola dell' anarchia.
Vi scrivo perché se le mie previsioni sono esatte, risponderò all' augurio dell' anno scorso di una sorella genovese "presto risplenderai di luce propria", esplondendo in un istante in un bagliore accecante, come il meteoroide in traiettoria frontale che la notte in cui compii il crimine per cui i tribunali mi hanno processato, sembrò la strizzata d' occhio verde smeraldo di un qualche dio che era stufo di guardare la Terra e non riuscire a trattenere i conati.
Mi serve quindi una forma di "polizza sulla vita". Perché sono disposto a sacrificare la mia vita per un' idea, ma a correre il rischio, che correrei comunque, che gli archivi vengano ancora bruciati, che i vincitori riscrivano la Storia, che il Ministero della Verità riesca ancora una volta a consegnare alla Storia un Eroe in veste di criminale, o ancora peggio a destinarlo ad un precoce oblio, no. La mia non é vanagloria o vanità.
Si tratta del senso che avrà avuto la mia vita, si tratta dell' ultimo pensiero sul "letto" di morte. Il rituale sacrificale ha un senso solo se non é completamente vano. Si tratta di pragmatismo.
In una "cassaforte" genovese, che Elena non dovrebbe avere difficoltà ad individuare sotto la X della mappa, giace una copia della sentenza del Tribunale. Sentenza che mi assolve dalle imputazioni per "incapacità di intendere e di volere al momento dell' accaduto".
Il geniale perito dell' accusa ha fatto scrivere sulla sentenza che l' imputato ha affermato di aver sfondato un posto di blocco dei Carabinieri che gli avevano intimato l' alt, di aver condotto una fuga spericolata per le vie del centro, e di aver infine imboccato contromano l' autostrada per seminare gli inseguitori, in quanto impegnato nel compito, del quale é stato investito dagli Alieni, di condurre una Rivoluzione Mondiale destinata a migliorare il nostro livello di civiltà per poterci unire ad una congrega di Pianeti ed Esseri che necessitano di resistere ad un comune nemico bellicoso.
Non so se il perito mi abbia semplicemente trovato simpatico, se per goliardia voglia aver inserito negli atti di un processo Italiano una provocazione alle autorità usando come portavoce un pazzo, se io sia stato tanto convincente da insinuargli il seme del dubbio, o se nel tempo libero si occupi di Ufologia. Fatto sta che una copia della sentenza é materialmente a Genova. Chi la possiede in questo momento é la persona di cui mi fido di più al mondo. Una persona in grado di descrivervi il mio percorso culturale e formativo piuttosto minuziosamente. Una persona che vi potrà dire che Luca  ha tentato di spiegare la sua visione fin da bambino, attraverso l' arte. Vi dirà che quando ha capito che il nemico usava il linguaggio della scienza come maschera, come strumento per la creazione di quello che Faber definisce il giardino incantato (Un Blasfemo), ha studiato, fino a laurearsi come Epistemologo, stuprando la sua stessa anima, assurdità di una malafede vergognosa, o semplicemente delle falsità dettate dal limite intellettuale di quello scienziato o quel filosofo... o di quel tempo.
Vi dirà inoltre che ha tentato di portare la sua visione attraverso due tesi di laurea: "Vincent van Gogh: fra genio e follia" e "Introduzione all' Arteterapia" (In psichiatria). Potrebbe dirvi che c'é la possibilità per il momento semplice di impossessarsi delle cartelle cliniche e dei documenti che certificano dieci anni di sevizie, soprusi, torture, soppraffazione, violenza, lesione, procurata invalidità (spero temporanea ma non sono uno psicofarmacologo). Dieci anni in cui ho subito 4 ricoveri in psichiatria di cui 3 coattivi. 3 ricoveri coattivi di cui uno quasi mortale, dal momento che ho opposto resistenza con la violenza e uno dei cinque prodi che uniti sono riusciti infine a immobilizzarmi ha pensato di esercitare la sua natura di maschio alfa e di sopraffarmi schiacciandomi la gola con un avambraccio, facendomi temere che mi avrebbe soffocato se non avessi smesso di lottare. Tecniche di addestramento speciale dei brillanti e umanissimi infermieri dell' Ospedale Psichiatrico di Bordighera, provincia di Imperia.
Infine, la custode della mia storia, se di vena più sentimentale che ironica, potrebbe anche dirvi che preferisce pensare che gli alieni lo abbiano investito dell' incarico di rivoluzionare il Mondo conferendogli potere plenario, piuttosto che credere che Luca sia un bugiardo o un pazzo. A Genova ci sono pochissimi amici, che conoscono il mio cuore esattamente come lo conosco io.
Per quanto riguarda le trattative diplomatiche, da parte mia sono saltate nel momento in cui non hanno dato lo sperato supporto logistico "militare", sabotando come avrebbero potuto il nemico comune. All' intelligenza collettiva aliena rispondo ancora mutuando parole di Faber: "Digli pure che il Potere io l' ho scagliato dalle mani, dove l' amore non era adulto".
Ne servi, ne padroni! Prendano tutti esempio dall' Uomo, ma forse meglio dalla Donna. Matriarcato Rulez!
Spero sia un arrivederci."






Marco Castoldi non piangere, tu mi hai visto e mi hai dato dell' egoista a Dolceacqua, ho alzato il braccio quando hai cantato "C' era una volta un ragazzo chiamato pazzo e diceva sto meglio in un pozzo che su un piedistallo"... Mi sarebbe piaciuto scambiare due parole, ma fino a che siamo sotto questo cielo tutto é possibile... Ti dicevo di non piange per il video che sto per postare sotto quello tuo e di Andy, che ho conosciuto... non piangere perché tanto lo sapevi già che tu sei per la storia della musica l' unico degno erede del Duca!!! ti voglio bene Marco! Abbi cura di te!





IL MIO PREZZO



Voglio aprire una parentesi che ho omesso al primo post per sbadataggine. Vi chiedo scusa.
Ovviamente siete liberi di fruire del blog come vi pare, ma se siete fra quelle persone che amano o riescono a concentrarsi e leggere anche con un sottofondo musicale vi consiglierei di far partire il video e poi leggere... Il video si dovrebbe legare ogni volta all' atmosfera del testo. Si tratta fondamentalmente di un progetto sperimentale, non testato, né accreditato, né riconosciuto, di arteterapia. Il principio é quello per cui abbiamo cervelli ipertrofici che obnubilano le emozioni. Siamo più portati a scaldarci razionalmente nel rilevare attraverso la comprensione un' ingiustizia, ma la ragione ha soffocato l' emozione. La musica dovrebbe col tempo, a seconda dei gusti, risvegliare quei brivdi lungo la schiena che avevamo da ragazzi, prima della grandissima depressione (maggiore).
Per quanto riguarda il discorso dei gusti, se qualcuno volesse proporre argomenti e generi musicali sarei felicissimo di innescare uno scambio e delle collaborazioni.
Già che ve ne ho parlato vi spiego perché stavolta ho scelto questo pezzo: intanto per il suo testo bellissimo e romantico da morire, poi perché parlando dell' argomento che segue mi viene in mente che se fosse possibile instaurare una "dittatura" (ahahahah) (A)narchica... Il capo supremo vorrei fosse Fiordaliso... O comunque ho in mente un altro paio di donne... In realtà sarei per l' estinzione delle quote azzurre... Noi uomini non capiamo un cazzo! Una donna al potere significherebbe pace nel mondo in cinque anni, visto che i soldati sono bravi cristi come noi, e una madre non manda un figlio a morire in trincea. Ovviamente escluderei completamente dai giochi la Merkel perché mi sembra evidente che nel metterlo nel culo a Berlusconi non sia rimasta incinta e forse Prodi, Padoa-Schioppa e Monti, gli ultimi partecipanti all' orgia, soffrono di aspermia. MATRIARCATO RULES!!!


   
                                  

                                       



Dovrò essere breve nello scrivere "IL MIO PREZZO", perché fra poco vado a lavorare, chi fosse interessato consideri che probabilmente rivedrò, incrementerò e riprenderò l' argomento più tardi.
In molti film avete sentito la tipica frase del farabutto corrotto, gangster o politico (distinguo piuttosto inutile), o al limite scene di persone scomode e ricche che si trovano in fronte un killer professionista che iniziano con un lamentevole "Quanto ti pagano?, posso darti il doppio" e la scena si conclude con la frase cui mi riferivo in apertura "Tutti gli uomini hanno un prezzo". Beh, banalmente il succo é questo. Ho provato a mettermi in mostra ed entrare nel sistema, pur criticandolo, quando ero giovane e ingenuo. In particolare avrei voluto occuparmi di arte e cultura. Dopo la laurea ho frequentato un Master in Management Culturale...
Per quanto mi sia rivolto a mezzo mondo dimostrando il mio potenziale, per quanto mi sia sbattuto a cercare lavoro ovunque, nessuno me lo ha dato. In vita mia ho fatto qualsiasi lavoro, anche lavori umili... Non ero a caccia di fama gloria ricchezza mainstream. Volevo solo essere impiegato nel fare qualcosa che mi piacesse e per questo ricevere un giusto compenso. Ciò di cui vivere.
Non conosco il lusso perciò non so se mi piacerebbe ma posso dirvi sinceramente che quando mi é capitato di passare da Montecarlo avevo i conati.
Non vi nascondo che se credessi possibile in questa fase storica rifarsi ad esperienze del passato per provare a ricostruire il mondo e rendere la vita sopportabile potrei asserire di essere politicamente filomaoista e religiosamente, sebbene io odi ogni forma di dogma e credo organizzato e sia un miscredente laico, filocalvinista. Lo dico solo perché so che non tutti siamo uguali, non tutti abbiamo le stesse esperienze, capita a molti di sentire il bisogno del conforto della fede, di praticarla attivamente fra persone con cui condividerla... Sta bene, basta che non mi rompiate i coglioni se non battezzerò mio figlio.
Tornando al discorso sul mio prezzo... finché cercavo lavoro c' era una domanda quindi un prezzo, ma é mancata l' offerta... Nessuno dei padroni cui mi sono rivolto si é mai dato la pena di propormi un contratto anche part-time a tempo-determinato come pizzaiolo.
Ora che non mi manca da mangiare e ho un tetto sulla testa, il mio prezzo non lo coprirebbe nemmeno una cordata di tutte le multinazionali del mondo disposte a fare bancarotta per farmi stare zitto.
Quale é il senso di quello che ho scritto? Il senso è semplice da intuire... Il prezzo, in economia, é dato dal valore stimato dell' oggetto che si pone sul mercato in funzione della concorrenza, ad esempio, e di altri fattori. Siccome in questo caso l' oggetto da porre sul mercato é gira che ti rigira la mia giornata lavorativa, quindi teoricamente otto ore al giorno per la miseria di un salario... Quindi gira che ti rigira la mia stessa vita... visto che esattamente come ognuno di voi sono un pezzo unico e non esiste concorrenza... Inizierete ad intravedere che la mia vita é inestimabile, in quanto unica e per quanto noto, tranne in India, irripetibile.
Sul mercato, INESTIMABILE = che non si può stimare, senza prezzo. Come la notte stellata di van Gogh.
Morale della favola, se mai la mia voce dovesse arrivare all' orecchio delle multinazionali, se mai invece di farmi sparire dalla faccia della terra decidessero di provare a comprarmi...
Temo che in definitiva dovrei farmi sparare... ovviamente dubito che questo piccolo blog possa attirare troppa attenzione, era solo un ipotesi di lavoro.
Mi farei sparare per il semplice fatto che preferirei morire giovane di morte violenta, combattendo per un ideale e per la speranza, immaginando di comportarmi come vorrei che un domani si comportasse mio figlio, piuttosto che vivere in una tomba costruita da gente di merda in secoli di soprusi fino a novantanni e pentirmi, in punto di morte, di non aver vissuto.
L' unica cosa che spero se mai dovesse arrivare quel giorno é di riuscire a mantenere il controllo, che non si rilasci lo sfintere o tremino le gambe, spero di riuscire a guardare negli occhi il mio assassino, e spero anche che il mio assassino la prenda alla larga, passando per la minaccia, se nel momento della dipartita dovessi avere la spalla comica perfetta dovrebbe chiedermi in maniera stereotipata: "Hai deciso davvero di prenderti una pallottola in fronte?"...
A quel punto spero di riuscire a dire quello che amo immaginare abbia detto Peppino Impastato al suo boia, negli ultimi istanti di vita:

"Se posso scegliere preferirei di no... poi fai tu!"

SARA' UNA RISATA CHE VI SEPPELLIRA'!

mercoledì 21 maggio 2014

UNA FAVOLA DELLA BUONANOTTE



C' era una volta il bambino di un paria appena più umano dei suoi concittadini e di una splendida donna, molto bella e dalla sensibilità fuori dal comune.
Nessuno poteva aspettarsi che quel neonato, così dolce e silenzioso, sarebbe un giorno divenuto un audace guerriero, condottiero di popoli. Ed infatti non lo divenne mai. Sulle corde del pentagramma del suo destino, riposavano note a comporre melodie fantastiche e foriere di speranza.
Il suo ruolo nel mondo avrebbe dovuto essere proprio questo: vaticinare la speranza, dipingerla coi colori caldi e a volte alludervi con parole di ghiaccio.
Quel bambino cresceva dimostrando sempre di più, giorno dopo giorno, che amava la vita e ne era grato in modo esemplare. L' unico suo difetto, che preoccupava a volte i genitori, soprattutto quando notavano che il figlio si chiudeva in malinconici silenzi, era che nutriva un senso permanente di insoddisfazione.
Il padre e la madre furono sempre concordi nell' ingoiare i loro legittimi terrori per le sorti del figlio che, come ogni genitore sa, sono in agguato ogni volta che la base strutturale del loro cuore varca la soglia di casa, per esplorare il mondo.
Non ebbero quasi mai torto nelle loro scelte, tanto che quel bambino divenne un uomo sano e bello nel giro di una manciata d' anni. All' età di tre anni incontrò la sua vocazione: tornò a casa dal primo giorno di scuola e volle subito condividere con la madre la grandezza della scoperta. Sembrerà incredibile ma era innamorato.
Da quel momento la sua vita non fu più la stessa. Se già prima non aveva avuto granché bisogno di comprenderla a fondo per trovarla interessante, dopo quel giorno non avrebbe quasi mai più dubitato del fatto che la vita é un dono meraviglioso di cui essere sempre grati.
Ma innamorarsi, soprattutto così giovani, crea dipendenza. Così capita sovente di svegliarsi ogni mattina con un amore nuovo, senza badare alla fatuità e in generale alla consistenza del sentimento, purché sia amore. E c'é una componente dell' amore, mi riferisco all' empatica condivisione, che implica l' apertura al senso di giustizia. Infatti innamorarsi di tutto significa farsi carico delle ingiustizie subite da tutto ciò che si ama.
In città ci furono stagioni di pace e prosperità, serate in cui le persone andavano alle feste a ridere e ballare. Non c' era tempo per piangere e disperarsi perché tutti stavano abbastanza bene e tutti sapevano che quando la ruota della vita giungeva a reclamare un granello di felicità, era nell' ordine naturale delle cose concederglielo, versare alla vita un obolo per quanto ricevuto.
La natura era amica e nessuno avrebbe potuto sospettare l' approssimarsi del brutto tempo.
Ma purtroppo il brutto tempo giunse e si annunciò col rumore di pesanti e sgraziati passi umani.
Il bambino, che nel frattempo era molto cresciuto e aveva imparato moltissime cose, soprattutto grazie alla madre, che lo stimolava ad andare sempre oltre e a dare sempre il meglio di sé stesso, fu uno dei primi ad accorgersene.
Insieme ai pochi amici fraterni, con cui condivideva la natura coraggiosa e belluina, approntò un piano di resistenza. Il piano era fondato soprattutto sulla difesa, ma anche su qualche sporadico attacco a quella gente cattiva che aveva invaso la loro terra sperando di usurparne la felicità.
Furono anni gloriosi di aneliti a grandi imprese e odio per la piccola e media impresa.
La V.M.H.C. girovagava spavalda per la città senza badare troppo alle apparenze, compiendo la sua serie di generosi e spesso innocui atti d' amore per la vita, con un' ingenuità che solo l' adolescenza conosce. Allora non sapevano che l' ingenuità si paga sempre. Solo quel piccolo vate di speranza cercva sempre di restare defilato e di operare i suoi gesti di ribellione sotto copertura. Spesso questo atteggiamento fu considerato dai suoi sodali come un segno di partecipazione parziale alla rivolta e a volte persino di codardia.
Anni dopo, quando quasi tutti iniziarono a pagare la scelleratezza e la poca prudenza dell' adolescenza, a partire dal marchio dell' emarginazione per arrivare in alcuni casi al buio di una cella, compresero da cosa derivasse il comportamento del loro amico.
Tornarono ad amarlo e a scherzare con lui. Soprattutto perché nel frattempo aveva compiuto un gesto scellerato di un eroismo e di una stupidità talmente gravi da farlo rinchiudere in una struttura di contenimento per ventotto lunghissimi giorni, nei quali non solo gli capitò di essere incatenato al letto, ma anche di saltare dei pasti. In ventotto giorni ricevette l' autorizzazione a venti minuti d' aria in compagnia dei genitori soltanto una volta.
Ora gli amici non dubitavano più su cosa battesse nel cuore del ragazzo. Ma molti degli altri amici che nel frattempo l' estroverso artista si era procurato, lo abbandonarono, ripudiarono, rinnegarono. Molti fratelli acquisiti e persino uno di sangue fuggirono da quel personaggio che per le loro vite ordinate era diventato una voce di bilancio passiva.
Trascorsero dieci anni dei quali non c'é molto da raccontare, anche perché dal genere della favola si passerebbe in un battibaleno alla tragedia. La realtà é già abbastanza illusoria e mendace per poter pensare di inservirvi l' onirismo del dramma.
Al termine dei dieci lunghi anni venne un' eroina bionda, alta ed esperta nel recupero da quel genere di emarginazione e sofferenza, che nel giro di tre anni lo rimise in piedi, sano come un pesce.
Si trattò di un miracolo vero. Tutte le poche persone che avevano continuato ad amarlo ed egli stesso, avevano da tempo perso ogni speranza che i fasti della gioventù sarebbero riusciti a riemergere dalle macerie. L' eroina bionda che lo salvò, se questa favole fosse Pinocchio, sarebbe la Fata Turchina, e se questa favola fosse la Bibbia, sarebbe senz' altro Gesù.
L' uomo che come la fenice rinacque dalle proprie ceneri, riprese in mano la corsa forsennata della sua vita esattamente da dove l' aveva lasciata dieci anni prima: artisti al potere e morte ai tiranni!
Il seguito della favola lo scriverà la storia, anche perché fortunatamente per tutti, i protagonisti della favola, ad oggi, 22/05/2014, meno tre giorni alle amministrative, sono ancora tutti vivi...
E continueranno a vivere tutti, magari felici e contenti?

Once upon a time there lived the child of a pariah, a touch more human than his
compatriots, and a splendid woman, who was very beautiful and uncommonly sensitive.
No one could have foretold that that baby, so quiet and sweet, would one day become an
audacious warrior, leader of the people. And in fact he never did. On the ropes of the
pentagram of his destiny rested notes that composed fantastic melodies and heralded
hope.
His role in the world should have been just this: to vaticinate hope, paint it in warm colors
and sometimes allude to it in icy words.
That boy grew showing more and more, day after day, that he loved life and he was
especially grateful of it. His only defect, that sometimes preoccupied his parents,
especially when they notice that their son enclosed himself in melancholic silences, was
that he nurtured a permanent sense of dissatisfaction.
The father and mother were always alright with swallowing their legitimate terrors for the
destiny of their son that, like all parents know, are ready to ambush every time the base
structure of their heart crosses the threshold of home, to explore the world.
They were almost never wrong in their choices, so that the boy became a handsome and
healthy man in a couple of years. At the age of three he encountered his vocation: coming
home from his first day of school he immediately wanted to share with his mother the
enormity of his discovery. Incredibly, he was in love.
From that moment his life was no longer the same. If before he hadn’t had much need of
understanding it deeply to find it interesting, after that day he would almost never doubt
the fact that life is a wonderful gift of which we must always be grateful.
But to fall in love, especially so young, creates an addiction. Often it happened he awoke
every morning with a new love, not paying attention to its fatuity or the general consistency
of the feeling, even though it was love. And there’s a component of love, I’m referring to its
empathic sharing, that implicates the opening to a sense of justice. In fact falling in love
with everything means carrying the weight of the injustices suffered by all that which one
loves.
In the city there were seasons of peace and prosperity, evenings in which people went to
parties to laugh and dance. There wasn’t time to cry and despair because everyone was
pretty much alright and everyone knew that when the wheel of life came to claim a grain of
happiness, it was in the natural order of things to concede it, to pour out a donation for
what had been received.
Nature was a friend and no one could have suspected the approach of bad weather.
But unfortunately the bad weather arrived and announced itself with heavy and graceless
sound of human steps.
The boy, who in the meantime was much grown and had learned so many things,
especially thanks to his mother, who spurned him to always go forward and always give
his best self, was one of the first to notice.
Together with a few fraternal friends, with whom he shared his courageous and bellicose
nature, he readied a plan of resistance. The plan was founded especially on defense, but
also on a few sporadic attacks to those evil people that had invaded their land hoping to
usurp their happiness.
They were glorious years of yearnings for large enterprises and hate for the small and
middling ones.
The V.M.H.C. wandered boldly through the city not paying too much attention to
appearances, accomplishing a series of generous and often innocuous acts of love for life,
with the ingenuity that only adolescence knows.
Only that little bard of hope always strived to remain defiladed and to operate his gestures
of rebellion under cover. Often this attitude was considered by his associates to be a sign
of partial participation in the revolution and sometimes even cowardice.
Years later, when almost everyone started to pay for villainy and the lack of prudence of
adolescence, starting from the mark of marginalization arriving in some cases to the
darkness of a cell, they understood where the actions of their friend came from.
They returned to loving him and playing with him. Especially because in the meantime he
had made a wicked gesture of heroism and stupidity so grave that he was enclosed in a
structure of containment for twenty-eight long days, during which he was at times not only
chained to a bed, but also made to skip meals. In twenty-eight days he received only once
the authorization to twenty minutes of air in the company of his parents.
Now his friends no longer doubted on what beat inside the boy’s heart. But many other
friends that the extrovert artist had procured himself abandoned him, disowned him,
negated him. Many acquired brothers and even a blood one fled from that character who
for their ordered lives had become a voice of passive balance.
Ten years passed of which there’s not much to talk about, also because from the genre of
fable we would pass in a huff to tragedy. The reality is already enough illusory and
mendacious to think of putting oneirism in drama.
At the end of the ten long years there came a blond heroine, tall and expert in the saving
from that type of marginalization and suffering, so that in three years she put him back on
his feet, healthy as a fish.
It was a true miracle. All the few people that had continued to love him and he himself, had
long ago lost all hope that the splendor of youth could have reemerged from the ruins. The
blond heroine that saved him, if this tale had been Pinocchio, would have been the Blue
Fairy, and if this fable was the Bible, would have without a doubt Jesus.
The man that like a phoenix was reborn from his ashes, regained in hand the mad race of
his life exactly where he had left it ten years ago: artists to power and death to the tyrants!
After the fable he’ll write the story, because fortunately for everyone, all the protagonists of
this tale, as of today, 22/04/2014, three days to the administrative elections, are all still
alive,
And will  continue to live all, maybe happily and at peace?

ELOGIO DELLA PAZZIA

Quello che immagina un sano di mente é che la follia sia una spaventosa condizione di completo distacco dalla realtà. Quello che sa un folle é che sconfinare da una realtà all' altra non é poi così spaventoso.
Quello che pensano i medici della cosiddetta pazzia é che sia una malattia. Quello che pensa un pazzo é che una malattia dovrebbe creare problemi, dolore e sofferenza in chi ne é affetto, e di conseguenza valuta che sì, forse alcuni aspetti della malattia mentale si possono definire così.
Quello che pochissimi sani di mente, quasi nessun dottore e diversi pazzi sanno é che quella che viene definita realtà é il frutto di un' illusione, una serie di connessioni arbitrarie operate dal cervello per mezzo dei sensi. Il segreto dei Poeti é che le cose esistono prima ed aldilà delle parole.
La verità di Rimbaud é sconvolgimento dei sensi e amore divino che conferisce chiavi della conoscenza.
Se le multinazionali farmaceutiche immaginassero quanti soldi potrebbero incassare inviando missioni di psichiatri cattolici nel passato ad evangelizzare gli esseri umani delle epoche prescientifiche, investirebbero i loro lauti profitti solamente nella creazione di un sistema per viaggiare nel tempo.
Il linguaggio traduce i fenomeni in umanese e li rende trasferibili per simbolo. La scienza trae le sue fondamenta da parole convenzionali a cui coloro che hanno fondato i metodi si sono aggrappati con disperazione, per non sprofondare zavorrati nell' abisso della follia.
In realtà basterebbe ascoltare l' esperienza di un visionario che torna dalla sua visione per capire che la follia rappresenta forse l' unico modo per abbandonare la zavorra e levarsi verso punti di osservazione che consentono prospettive, se non più ampie, almeno diverse.
Se i cosiddetti pazzi venissero aiutati ma anche ascoltati e non coercitivamente curati, messi a tacere, chimicamente menomati e sfruttati come clienti a vita delle farmaceutiche, il mondo sarebbe da tempo un posto migliore in cui abitare.
In più di una cultura gli uomini non hanno avuto dubbi circa la maggiore completezza della visione dei pazzi ed hanno tributato loro venerazione, li hanno considerati saggi e posti a guida dei loro consorzi. Tutto questo accadeva quando un responsabile e ponderato scetticismo imponeva ancora a tutti di prendere in considerazione la possibilità che ciò che non possiamo vedere potrebbe non esistere ma forse anche si.
Poi é venuto un tempo in cui si é riposta tutta la fiducia solo ed esclusivamente nei fenomeni osservabili e ripetibili per esperimento, dio é morto, e siamo ancora tutti li ad aspettare che medici e bioingegneri trovino il modo di resuscitarlo. Nel senso che magari un giorno avranno anche a disposizione strumenti per osservare ciò che oggi non si vede e si persuaderanno che molto di quanto sostenuto fino a quel giorno era infondato non solo in una prospettiva di conoscenza della realtà, ma anche nel contesto scientifico stesso. Sarebbe lecito aspettarsi che almeno a quel punto si prenderanno la briga di girarsi ad ascoltare i pazzi con maggiore predisposizione al dialogo e curiosità. Ma non accadrà. Soprattutto, qualora accadesse, i pazzi saranno ancora una volta già troppo oltre.
Una domanda che é lecito porsi é la seguente: se il consorzio umano non provenisse da secoli di imposizione della versione ufficiale del senso della vita da parte delle chiese prima e di coloro che tengono strette in mano le profittevoli redini della scienza oggi, esisterebbe la follia?
Un' altra domanda che mi pongo é questa... alcune delle persone che ho conosciuto, tacciate di follia e stigmatizzate ed emarginate, erano mediamente più intelligenti e molto più colte di qualsiasi soggetto sano o scienziato con cui abbia avuto a che fare. Ma soprattutto, una volta acquisito il potere di tenere sotto controllo la potenza delle loro visioni, questi uomini e donne, sono quelli che in molti casi hanno creato dal nulla cambiamenti sostanziali nel corso della storia. Allora mi chiedo, per quale motivo non esistono persone al mondo propense a tentare di ascoltare quello che racconta un pazzo di ritorno dai suoi viaggi in altre dimensioni?
Perché nessuno accetta che le dimensioni potrebbero essere più di tre ma meno di infinite e che la logica del terzo escluso non contempla orge di conoscenza?
Perché esistono uomini che hanno il coraggio di partire verso lo spazio infinito su dei missili ma nessuno che si osi allontanare dal confine di quella ché è la versione della realtà comunemente condivisa?
Se non ci fossero stati i roghi delle streghe, le persecuzioni, i genocidi, la repressione, il mondo sarebbe quello di oggi? Chi ha ordinato queste azioni? Perché?
Quanto l' avidità di alcuni uomini rappresenta una minaccia ben maggiore alla realizzazione degli uomini, rispetto alle distese cognitive della follia?
Perché gli avidi ispirano ammirazione, invidia e connivenza mentre i folli solo aberrazione e orrore?
La guerra é reale, comunemente accettata come indispensabile strumento di progresso, praticata con fini diversi fin dalla notte dei tempi... appartiene alla sfera del reale, non é il frutto di una psicosi, non é la visione di un folle... così lo schiavismo in tutte le sue forme, così la distruzione del pianeta.
Ci sono una serie infinita di gesti e azioni perpetrate da uomini che consideriamo sani di mente e a cui deleghiamo le nostre sorti ad occhi chiusi, che basterebbe farle guardare ad un bambino e chiedergli che ne pensa per tornare umani.
Però continuiamo pure a imbavagliare le voci fuori dal coro e a goderci le nostre libere, belle, meravigliose due ore d' aria  al giorno... Chi se ne frega se la catena che mi tiene la palla al piede é stata finanziata con la vendita degli psicofarmaci al mio vicino.
Per fortuna si parla della depressione in termini di "pandemia del secolo" ed é già al primo posto nella hit parade delle cause di invalidità soprattutto fra gli adolescenti. Per fortuna i pazzi stanno per diventare una voce passiva a bilancio, una perdita di zero punto qualcosa, ma speriamo diventi almeno un tre punto qualcosa sui PIL, questo gli darà una voce. Per fortuna, finalmente, stiamo riuscendo a toccare i soggetti sani nell' unica parte sensibile che gli é rimasta: il portafoglio.
Per fortuna l' unica promessa elettorale che ogni politico di ogni dove, al giorno d' oggi, manterrà, pare sia "un pazzo per famiglia".
Immaginare una società nella quale in ogni casa ci sia almeno un individuo che usa il cervello può non essere totalmente consolante, ma é un buon inizio.