Translate

giovedì 26 giugno 2014

martedì 24 giugno 2014

Donna e uomo






Capita che alcuni argomenti siano più imbarazzanti di altri. La morte, ad esempio, e tutto il corollario escatologico, mette la mia intelligenza in serie difficoltà. Infatti da un lato hai la dimostrazione che siamo mortali ogni volta che passa un carro funebre, ma covi comunque più o meno segretamente il desiderio di essere giunto alla tua ultima incarnazione. Infatti la metempsicosi è l' unica risposta plausibile. Ma al tempo stesso ami essere umano e vorresti che la vita non finisse mai. Specie quando inizi ad avere un' età alla quale non reagisci più con troppa indifferenza all' invito di un' anziana che ti dice "goditela finché puoi!".
L' età in cui ti accorgi che inizi a potere sempre meno e dovere sempre più, fino all' essere.
Libri sapienziali che spaziano sull' argomento da fuoriclasse non se ne trovano molti, ma esistono.
Ma fra gli argomenti imbarazzanti includo volentieri anche quello del rapporto fra i sessi.
Per me il discorso è sempre stato piuttosto confuso e dai confini labili finché non ho letto il libro di Mark Twain in immagine. Credo che la vetta nella comprensione dei ruoli dei sessi e del loro rapporto (cooperazione forzata) sia stata raggiunta in questo libercolo (credo meno di cento pagine).
Non posso citarlo perché lo ho regalato ad una ragazza anni or sono... ovviamente era e resta uno di quei libri da trattamento Fareneight... Lo avevo ordinato online e siccome sono passati davvero anni, non so se nel frattempo in Italia sia stato ristampato, se esista in biblioteca, se giacciano delle copie in scaffali polverosi di magazzini. Ricordo davvero bene un solo passaggio: quello in cui Adamo nuotava beatamente in un laghetto con cascata, mentre Eva affiggeva ovunque cartelli, dando nomi alle cose, preparando l' Eden al turismo. Può lasciare spiazzati il pensiero di guardare alla donna considerandola un essere più pragmatico di un uomo. Ma non credo che voi, femminucce e maschietti, avrete difficoltà a intuire quanto descritto da Twain osservando con un minimo distacco le routine dei vostri amori.
Le donne sono magicamente più complesse e variopinte. Per me è un dato di fatto. Suppongo ci si possa anche azzardare a citare Darwin e sostenere che la procrastinazione dell' apocalisse dipende troppo da quei nove mesi di gestazione per pensare che una donna lasci qualcosa al caso.
La donna, fin dove può, è artefice del destino dei suoi figli, del suo compagno e ovviamente anche del proprio.
L' uomo è un essere abbastanza naiv. Meno bisogni, meno fronzoli, meno voglia di confusione.
In genere l' entropia trova una cara amica più volentieri di un compagno.
Impossibile poi generalizzare aspettandosi di scrivere frasi interessanti.
Aggiungerei soltanto che nella mia prospettiva un certo tipo di femminismo militante, con deriva omosessuale, disturba quanto, forse un po' meno, del machismo misogino del maschio alfa. Nel senso che posso comprendere suffragette e apprezzare Femen, in funzione dell' analisi del percorso storico dei ruoli dei sessi.
Voglio aggiungere anche un' ultima cosa: le donne che preferisco sono quelle romantiche alla Rossella O' Hara, quelle tipo Marylin. Le donne che amano senza compromessi, quelle un po' maschiacce che puoi convincere a scherzare praticamente sempre. Quelle che tengono alla loro dignità, amano essere donne, ma amano allo stesso modo e a volte di più amare un uomo. Amo anche gli uomini gentili, umili al cospetto del dono che la donna rappresenta, uomini capaci in alcuni momenti di smettere di tentare di capire la donna e di amarla incondizionatamente. Provo pena per tutti gli esseri umani meschini che truffano e raggirano al fine di un orgasmo. Mi intristiscono perché penso che sarebbero più coraggiosi e dignitosi usando delle sostanze specifiche tipo l' oppio, invece che le persone.
La gelosia non ha troppo spazio dove c'è amore. Se io amo te e me stesso e tu ami te stessa e me...
La fedeltà non è un' imposizione ma una conseguenza naturale dell' amore.



sabato 21 giugno 2014

Svuoto la metà piena del bicchiere nel cesso e tiro l' acqua, dopodiché vado al mare a ricercarla.


Dopo una mattinata scandita dagli impegni del buon giorno, dopo una bella colazione e un pasto gradevole, sono andato alle Calandre. In anticipo sull' appuntamento come è solito per chi odia aspettare. Ho incrociato ragazzi e ragazze lungo il percorso, sia quello di andata che quello di ritorno, appena quindici minuti dopo. In spiaggia ho visto che non mancavano i palloni, i racchettoni, i cubi per la musica. Sembra che alle Calandre il tempo non passi mai, gli anni '80 e i '90 del secolo scorso sono intatti.
La capatina alle Calandre si è rivelata una valle di lacrime. Ora che sono le 17.23. Succede perché dalle 16 circa fino a qualche minuto fa, ho ristudiato per l' ennesima volta "Romeo e Giulietta".
Ho seguito un paio di corsi/laboratori di teatro in vita mia. Ma sono distantissimo dal potermi definire un attore. Quindi non stavo ristudiando a memoria il copione. Stavo studiando l' introduzione filologica, valutando opere simili, antecedenti. Stavo riaccendendo in me la passione per questa tragedia perfetta. Studiavo parole di studiosi con l' acquolina in bocca all' idea di giungere alla prima pagina della sceneggiatura... perché voglio stravolgerla, ho come obiettivo quello di contestualizzare questo mito da inconscio collettivo in uno spazio contemporaneo. Ho idea di ricontestualizzare l' ambiente politico in cui il dramma si svolge. Voglio distillare un "Romeo e Giulietta" minimalista, da radura selvaggia, una goccia di rugiada velenosa ed amara.
L' idea ha già allettato un regista e tre attori dilettanti. Mancherebbero all' appello solo il Frate e Tebaldo... a Ventimiglia... dici niente.
Ma poi, soprattutto, una volta che, ammesso e non concesso che riusciamo a creare qualcosa di bello e gradevole, lo presenti ai cittadini... Alzi la mano chi staccherebbe il culo dal divano per andare a vedere la nostra recita distillata dal meglio di Shakespeare? Sarei io il primo a boicottare perché tenderei a considerarlo un qualcosa di pressoché inutile o al massimo dissacrante.
Le Calandre mi fanno piangere perché mi rendo conto che di tutte le idee che ho in mente potrei non riuscire a realizzarne neanche una. Xxmiglia è come una donna che da anni immagino splendida e affascinante, ma che potrei vedere per sempre schiava grinzosa.
Allora subentra il dolore, la voglia di andarmene davvero come hanno fatto gli altri. Roma direi. Fra tutte le colonie "estere" di ponentini la più eccitante. Senza disdegnare Torino, schifando Milano, innamorandomi anche solo per un secondo dell' ipotesi di un ritorno a Genova. Dimenticando che il futuro di un italiano in Svizzera è appeso a un cappio.
Sono davvero stanco. Non ne posso più di annoiarmi qui. Il blog va a gonfie vele, non vi dico i numeri ma sono da capogiro. Quindi probabilmente continuerei a postare, per nostalgia, anche da Roma. Ed è quello che succederà se l' unica reazione al blog resteranno tutte quelle visualizzazioni al giorno. Perché allora vorrà dire che aveva ragione lei: siete tre e rileggete 400 volte prima di capire.
Se non spuntano persona vere, davvero decise ad operare in direzione di un cambiamento, me ne vado. Da questo momento inizio a tenere presenti i pro e i contro di una fuga.
Peserà molto quello che accadrà intorno al consiglio comunale di cui parlo nel post precedente.
Dipenderà dall' aria che si respirerà. Ci sono i presupposti per creare qualcosa di veramente bello qui in città. Ma dovete desiderarlo ardentemente. Trovando Tebaldo e il Frate innanzitutto, così che non debba inserire per forza il Principe. Perché se nel rappresentare Romeo e Giulietta a Xxmiglia dovrò inserire il Principe, prenderò l' esilio molto ma molto più seriamente di quanto pensiate.
Ho pubblicato la mia e-mail personale cento volte. Sapete a quanti di voi é venuto in mente di scrivermi anche solo "ti va un caffé?" "ti va una birra?". Zero completo.
Ad ogni modo, per snobbare così, sarete probabilmente al corrente di associazioni segrete di cervelli non fuggiti, potreste essere convinti che "anche chi non legge Freud può vivere cent' anni" (cit. Mio Fratello è Figlio Unico, R. Gaetano). Pensatela come cazzo vi pare, sono anarchico e non rendo conto a nessuno né chiedo che mi si renda conto.
Quella mattina però, in cui qualcuno si sveglierà con la visione lucida di ciò che sarebbe stato, che avrebbe potuto essere, sbattendosi solo un po' di più... niente rimorsi e piagnistei.
Il latte lo state versando in questi giorni... ed è proprio quello che mi avete fatto scendere alle ginocchia.


https://www.youtube.com/watch?v=ZjbI-70TVxA

"Non so chi colpire/perciò non posso agire" (cit. Punto G, Manuel Agnelli)


Metà Cuore mi consiglia di autocitarmi, di parlare di quando si sparava in aria e le sigarette piovevano dal cielo. Mi dice di ricordare sempre che un nemico manifesto, come il nazifascismo, rendeva la Resistenza in un certo senso più facile. Era più facile individuare il nemico e, a volte si vinceva a volte si perdevano vite umane, distruggerlo. Sarei stato un partigiano felice di impiccare il porco Mussolini e avrei torturato Hitler fino a farne un soprammobile per Rockfeller. Avrei imbottito di tritolo Rockfeller e ci avrei affondato l' FMI.
Ma hic et nunc (qui e ora) non ci si capisce una sega. Giovanni Ballestra, fino a ieri

 

oggi è diventato paladino della città e non posso che confermare ulteriormente la mia stima nei suoi confronti ed il pensiero che non sarebbe stata la peggiore delle amministrazioni. Qual è il merito di Giuanin? Date un' occhiata rapida qui: http://www.sanremonews.it/2014/06/20/leggi-notizia/argomenti/politica-1/articolo/ventimiglia-centro-commerciale-in-frazione-bevera-durissimo-intervento-di-giovanni-ballestra.html 
Ballestra ha fatto casini, anche seri, in provincia; ma adesso stiamo parlando di Rixi e di Di Muro che presentano un' interrogazione per l' apertura di un centro commerciale di merda a Bevera, salvo negare l' imminente inciucio davanti all' evidenza. 
Ecco: Rixi ha una faccia di cazzo che ho potuto vedere in foto ma non ho altri elementi per desiderarne la completa paralisi politica. Di Muro invece è analizzabile di persona nel rettilario ventimigliese, non solo perché frequenta i soliti posti, ma perché in campagna elettorale (violandone i limiti di legge) ci scassava il cazzo ovunque con la sua faccia di merda incollata al telefonino (hanno intercettato la foto e parlava con Rixi).
Mi schiero a costo di fare una brutta figura, perché individuare i bersagli sta diventando davvero un atto di fede, un lavoro da sesto senso, ottavo, intelligence.
Su questa faccenda credo nell' uomo Ballestra e andrò a comprare un paio di scarpe per chiedergli scusa per qualche colpo sotto la cinghia in campagna elettorale ma soprattutto per valutare, in caso mi abbia già perdonato, come potermi rendere utile affinché il Centro Commerciale preveda come ingresso il retto di Rixi e come uscita quello del truffaldino Di Muro.
Diciamo che se Ballestra esagera nel considerare l' amministrazione Ioculano troppo giovane ed esposta a truffe e raggiri e inciuci, Di Muro dichiarando di essere pentito di essersi candidato nella coalizione ha davvero cagato fuori dal vaso.
Non è per niente chiaro inoltre se tutta la questione abbia a che vedere o meno col "Roja Park".
O Giovanni, io non so se mi leggi, che dimestichezza o interesse tu possa avere a dare un' occhiata qua e là per il web, non ti darei colpe se te ne disinteressassi completamente...
Ma se leggi le mie parole prima ch' io venga per le scarpe: non buttarla sul piano dell' opposizione a oltranza! Ci sono presupposti palesi per governare la città come un cuore solo e un' anima sola. 
Dimentica Rixi e Scibilia e fuggi con noi verso il futuro Giovanni! Corriamo troppo veloci e senza ruote fra cui mettere bastoni! Grazie dell' aiuto che ci hai fornito col tuo comunicato stampa e grazie anche per quello futuro. 
Capiamoci: tornassi indietro rifarei ogni singola mossa fatta in contesto di campagna e voterei come ho votato. Anche tu come ogni cristiano hai i tuoi casini sulla coscienza, ma l' altra metà del mio cuore ha i suoi e non se la sente di giudicarti... Non ora che serve un' unità granitica verso gli attacchi di questi fottuti mastruzzoni. 
Di Muro tieni bene a mente un' alternativa al venire a presentarmiti se ci vediamo in giro perché sono notoriamente un tipo nervosetto. 
Seguiamo la vicenda e vediamo dove porta. Piggies tutti convocati alle ore 21,00 del 26 c.m. in piazza della cattedrale, città alta, per il primo consiglio comunale. Portare trombe da stadio e strumenti musicali. Di modo che se c'è da festeggiare siamo pronti!

    
                                     
 

giovedì 19 giugno 2014

Ciò che non sappiamo, ciò che pensiamo di sapere


La pace nel mondo è figlia della consapevolezza. La consapevolezza è dettata innanzitutto dall' autoanalisi e poi dallo studio. Le persone che mi gravitano intorno mi definiscono in funzione di un range che va dal "cazzo di fottutissimo genio" al "pazzo".
Nel mezzo del range delle definizioni si colloca l' attributo che più mi aggrada e nel quale mi identifico più comodamente: "genio".
Sarei un ipocrita se utilizzassi giri di parole, se simulassi umiltà. Conosco persone che sono "genio" molto più di quanto lo sia io e persone attraverso le quali aumento il mio genio in dialettica, a volte contribuendo io stesso a potenziare il loro.
Cosa distingue un "genio" da una persona di media intelligenza (capacità d' adattamento e problem solving) e da una molto dotata? Il genio fin da bambino vuole diventare un genio e si sceglie il suo percorso di autodidatta, approfittando solo raramente di prospettive altrui che gli causino cambi radicali di prospettiva e coscienza.
Un genio studia approfonditamente vita, opere e motivi dell' attribuzione del titolo di genio alle persone che lo sono state o lo sono.
Certe mattine più solitarie di altre non nascondo che mi sveglio con la voglia di non capire un cazzo.
Come non vi nasconderò di essere rimasto molto suggestionato dall' episodio di una serie tv nella quale un giovane genio intossicava il suo cervello con uno sciroppo per la tosse, per istupidirsi e poter avere un rapporto paritario con la partner.
Ringrazio il cielo di avermi dato la forza di non prenotare ettolitri di quello sciroppo ma di attendere.
Ringrazio il demiurgo di aver posto sul mio cammino la Genia che riempie la mia anima tutti i giorni, infrangendo una solitudine millenaria e il dolore dell' incomprensione.
Negli ultimi dieci anni sono stato un genio incompreso per una esigua minoranza ed un malato di mente per tutti gli altri.
Oggi c'è chi ha sospeso il giudizio e chi mi ha tributato ciò che mi spettava di diritto.
L' unica differenza fra un genio e un altro uomo consiste nell' utilizzo che si fa della mente.
Inoltre si può pensare alla paura dell' ignoto come un freno al Genio-Follia.
Ciò che non sapete lo ignorate per paura che sconvolga le vostre vite, ciò che pensate di sapere è il comodo quadretto del reale che vi siete dipinti per il desiderio di integrarvi nella società, risultare rispettabili e comprendsibili, guadagnarvi il vostro diritto-dovere a riprodurvi.
Sono in grado di riempire il vuoto che questo tipo di atteggiamento vi lascia dentro giorno dopo giorno.
Posso individuare il pezzetto di puzzle che vi manca per rendere il quadro completo e più sereno.
Conosco alcune persone felici di vivere la loro vita in pienezza e con gioia, sono perlopiù amici ed amiche cui non manca l' amore. Ma per trovare l' amore è necessario conoscere ed amare se stessi.
Sono in grado di mettervi in condizione di riuscirci. Non arriverò a conoscervi e spiegarvi chi siete, questo è impossibile, ma posso indicarvi il sentiero che conduce all' autocoscienza.
Il mio percorso di studi comprende arte, letteratura, scienza, medicina, religioni, economia, politica.
Più varie ed eventuali.
Sto per offrire un servizio sottocosto. Con qualche giorno di anticipo posso documentarmi su qualsiasi argomento e anzi vi invito e sfido a trovare qualcosa che valga la pena di imparare, qualcosa di nuovo.
Per prendere un appuntamento di persona, per parlare insieme di qualcosa che vi affascina ma trovate complesso, scrivetemi su lucaperrone81@hotmail.com, indicando l' argomento di riferimento.
Si eseguono anche indagini dell' incubo e si aiuta nell' elaborare piani di ordine vario.
Scrivetemi lasciando il numero, vi richiamerò per un appuntamento di persona.
Il compenso per il servizio, in caso di soddisfazione, consisterà in generi di pima necessità (cibo).
Se qualcuno, particolarmente soddisfatto, volesse corrispondere un contributo monetario alle spese vive, sarà umilmente ben accetto. Uova frutta e verdura e un paio di bistecche saranno comunque sempre la forma di pagamento preferita.
Non abbiate timore o remore a contattarmi. Sono ciò che volevo essere fin da bambino e bambino sono rimasto. Non giudico. Dialogo.
Ringrazio in anticipo quanti troveranno il tempo la voglia il coraggio e il desiderio di conoscermi di persona e scambiare migliaia di parole ponendo al centro dello scambio un cestino di albicocche.






















mercoledì 18 giugno 2014

Le ore antelucane

Esistono per cullarti nell' illusione che tutto sia molto più facile e a portata di mano.
Il silenzio interrotto dal cinguettio di esseri vivi a prescindere dalla rapacità.
Non mi sento come un verme immobile due dita sotto il terreno e dimentico le vette vertiginose dalle quali mi sono constretto a sporgere col rischio di cadere fino dall' età più tenera.
In questo momento non manca nulla, tranne forse un commento musicale


Ora sono pacificato. E nessuno mi venga mai più a dire che l' importante è il percorso, mai la meta.
Nessuno mi venga a dire che un uomo non è mai soddisfatto. Conto non più di tre elementi sufficienti a spedirmi fra le braccia di Allah senza bisogno di vergini o esplosivi.
E pensa che potrei anche lamentarmi di qualcosa che non va, ma non ne ho davvero cuore o coraggio.
Non si tratta di compassione o di cattolica invidia per le persone che soffrono più di me.
Si tratta di semplice gioia.