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martedì 24 giugno 2014

Donna e uomo






Capita che alcuni argomenti siano più imbarazzanti di altri. La morte, ad esempio, e tutto il corollario escatologico, mette la mia intelligenza in serie difficoltà. Infatti da un lato hai la dimostrazione che siamo mortali ogni volta che passa un carro funebre, ma covi comunque più o meno segretamente il desiderio di essere giunto alla tua ultima incarnazione. Infatti la metempsicosi è l' unica risposta plausibile. Ma al tempo stesso ami essere umano e vorresti che la vita non finisse mai. Specie quando inizi ad avere un' età alla quale non reagisci più con troppa indifferenza all' invito di un' anziana che ti dice "goditela finché puoi!".
L' età in cui ti accorgi che inizi a potere sempre meno e dovere sempre più, fino all' essere.
Libri sapienziali che spaziano sull' argomento da fuoriclasse non se ne trovano molti, ma esistono.
Ma fra gli argomenti imbarazzanti includo volentieri anche quello del rapporto fra i sessi.
Per me il discorso è sempre stato piuttosto confuso e dai confini labili finché non ho letto il libro di Mark Twain in immagine. Credo che la vetta nella comprensione dei ruoli dei sessi e del loro rapporto (cooperazione forzata) sia stata raggiunta in questo libercolo (credo meno di cento pagine).
Non posso citarlo perché lo ho regalato ad una ragazza anni or sono... ovviamente era e resta uno di quei libri da trattamento Fareneight... Lo avevo ordinato online e siccome sono passati davvero anni, non so se nel frattempo in Italia sia stato ristampato, se esista in biblioteca, se giacciano delle copie in scaffali polverosi di magazzini. Ricordo davvero bene un solo passaggio: quello in cui Adamo nuotava beatamente in un laghetto con cascata, mentre Eva affiggeva ovunque cartelli, dando nomi alle cose, preparando l' Eden al turismo. Può lasciare spiazzati il pensiero di guardare alla donna considerandola un essere più pragmatico di un uomo. Ma non credo che voi, femminucce e maschietti, avrete difficoltà a intuire quanto descritto da Twain osservando con un minimo distacco le routine dei vostri amori.
Le donne sono magicamente più complesse e variopinte. Per me è un dato di fatto. Suppongo ci si possa anche azzardare a citare Darwin e sostenere che la procrastinazione dell' apocalisse dipende troppo da quei nove mesi di gestazione per pensare che una donna lasci qualcosa al caso.
La donna, fin dove può, è artefice del destino dei suoi figli, del suo compagno e ovviamente anche del proprio.
L' uomo è un essere abbastanza naiv. Meno bisogni, meno fronzoli, meno voglia di confusione.
In genere l' entropia trova una cara amica più volentieri di un compagno.
Impossibile poi generalizzare aspettandosi di scrivere frasi interessanti.
Aggiungerei soltanto che nella mia prospettiva un certo tipo di femminismo militante, con deriva omosessuale, disturba quanto, forse un po' meno, del machismo misogino del maschio alfa. Nel senso che posso comprendere suffragette e apprezzare Femen, in funzione dell' analisi del percorso storico dei ruoli dei sessi.
Voglio aggiungere anche un' ultima cosa: le donne che preferisco sono quelle romantiche alla Rossella O' Hara, quelle tipo Marylin. Le donne che amano senza compromessi, quelle un po' maschiacce che puoi convincere a scherzare praticamente sempre. Quelle che tengono alla loro dignità, amano essere donne, ma amano allo stesso modo e a volte di più amare un uomo. Amo anche gli uomini gentili, umili al cospetto del dono che la donna rappresenta, uomini capaci in alcuni momenti di smettere di tentare di capire la donna e di amarla incondizionatamente. Provo pena per tutti gli esseri umani meschini che truffano e raggirano al fine di un orgasmo. Mi intristiscono perché penso che sarebbero più coraggiosi e dignitosi usando delle sostanze specifiche tipo l' oppio, invece che le persone.
La gelosia non ha troppo spazio dove c'è amore. Se io amo te e me stesso e tu ami te stessa e me...
La fedeltà non è un' imposizione ma una conseguenza naturale dell' amore.



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