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venerdì 27 marzo 2015

CARA RANDOM WALK, TI RISPONDO CON UN POST

"Perfetta" sconosciuta in tutti i sensi, innanzitutto ti ringrazio molto perché finalmente, a distanza di anni dall' apertura del blog e dopo migliaia (poche) di visualizzazioni, qualcuno ha avuto voglia di rendere questo spazio un luogo di confronto e scambio. Non ti nascondo che ho aperto il mio primo blog anni or sono proprio con questa speranza: trovare persone con le quali poter scambiare idee atipiche sull' interpretazione degli argomenti più disparati. Tu oggi stai in qualche modo dando un senso alla mia iniziativa. Il web non è uno spazio esteso come lo Spazio. Tuttavia mi sentivo un po' un astronauta in cerca di altre forme di vita (ecco qui). Un astronauta atipico. Non cercavo "altre forme di vita-altre" cercavo UOMINI O DONNE. Non c'è premeditazione nel risponderti con un intero post. Semplicemente ho iniziato a scrivere un commento di risposta al tuo e mi sono ritrovato ad eccedere... spesso sono prolisso, attenti studiosi del settore hanno imputato anche a ciò lo scarso successo del mio blog. Pazienza. Ti lascio alla risposta al tuo commento: 

"Hai scritto un paio di verità sacrosante, mi sono fatto l' idea probabilmente erronea che potresti essere una professionista dell' insegnamento.
Risulta complicato per chiunque, dopo una certa età, svincolarsi da convinzioni e percezioni e idee.
Dal mio punto di vista conduci un discorso incoerente nel momento in cui accenni agli aggiornamenti ministeriali e subito dopo parli di inadeguatezza dell' istituzione scolastica. Il mio punto di vista risiede nella pacificazione dei due concetti da te espressi: un vero insegnante sa che i programmi ministeriali sono robaccia da pecore e pur dando la parvenza di attenervisi o attenendovisi in toto, insegna guardando l' orologio per salvare minuti preziosi di vero insegnamento ogni giorno.
E gli argomenti di questa pedagogia finalizzata a formare uomini liberi possono essere i più disparati. Non mi riferisco solo agli insegnanti delle superiori, ne ho incontrati forse due davvero eccezionali. All' università ho avuto modo di essere indirizzato verso la mia attuale prospettiva da una personalità geniale, con la quale ho avuto modo di confrontarmi infrangendo quel distacco cui ti riferisci descrivendo il rapporto allievo-docente in un contesto accademico.
Parli di "imposizione" di un testo. Nessuno è mai riuscito a impormi niente, in vita mia, senza l' uso della violenza o della sopraffazione fisica. Ciò che ho letto l' ho letto perchè mi interessava. Gli argomenti di cui mi sono occupato ritenevo fossero fondamentali. Ho portato dignitosamente insufficienze gravi in ogni materia che ritenessi per me inutile in quel momento, senza curarmi minimamente delle valutazioni, dei "voti". Conquistandomi ogni singolo anno promozioni agognate ma facili. Non sopportavo la noia dei banchi di scuola e durante le ore di professori particolarmente illuminati, a dire il vero, leggevo classici e studiavo il pensiero o la poetica di questo o quell' autore che la storia aveva classificato come "genio". Odiavo il pensiero di dover passare un intero anno più del necessario a vivere quella battaglia fra l' istituzione che tentava di addomesticarmi farcendomi dei luoghi comuni di cui tenta di farcire ogni individuo, nel tentativo vitale (per la società dei padroni), di sedare sul nascere ogni possibile milligrammo di spirito critico e curiosità.
Danno una spiegazione a tutto attraverso teorie arcaiche già superate nell' uso reale della tecnologia magari da più di un secolo. Oscurano nuove teorie scientifiche che hanno già la loro applicazione in tutti i settori, perché la massa edotta sulla reale natura delle cose sarebbe in grado di comprendere che ci sono ruoli sociali che alla luce delle nuove scoperte andrebbero sovvertiti. Un esempio su tutti, che mi sta a cuore più degli altri: sulla base delle leggi della fisica quantistica, bisognerebbe traslocare metà dei malati di mente nelle accademie quali docenti, metà dei docenti delle accademie in carcere, un quarto negli ospedali psichiatrici e un altro quarto sui banchi delle elementari. Metà dei carcerati in parlamento e la totalità dei parlamentari nelle carceri, la totalità dei dirigenti delle multinazionali, sperando siano un numero più alto di quello che immagino, andrebbero spediti nello spazio in una missione suicida, col duplice scopo di ridurre i consumi di risorse e avere finalmente la possibilità di organizzare l' impiego delle stesse a prescindere dalla rapacità e dall' avidità del crimine organizzato in qualsiasi forma. Ci sarebbero una serie di accorgimenti anche meno ironici e più concreti da effettuare, ma mi riservo di elaborarli con calma nel contesto di una serena vecchiaia in un best seller postumo scoppiettante e immortale.
"Per la cronaca" il libro in questione è: "Come io vedo il mondo" di Albert Einstein.
Il primo dei cretini io, che ho aspettato tutto questo tempo per pormi il quesito inerente l' eredità letteraria dell' unico genio mai compreso in vita della storia dell' umanità.
Con un candore divino, umile e lucidissimo, senza esasperare i toni, senza mai sbrodolare nell' autocelebrazione, lo scienziato della religione cosmica ha scritto in maniera chiara, infraintendibile, tutta la verità che puoi sperare di sapere a proposito del Mondo. Con un coraggio da leone sornione, mai ostentato, ha assunto posizioni forti e controcorrente a proposito degli argomenti più scottanti, senza urla o strepiti. Usando la "logica della cortesia". Lasciamo perdere che dal mio punto di vista un fisico sta alla comprensione del mondo come un complottista sta alla comprensione della macropolitica.
Se non ci fosse la chiara volontà da parte di pochissimi di tenere una moltitudine sconfinata nell' ignoranza più totale, il libro che ho citato sarebbe già stato adottato come testo imprescindibile.
Riadattato per l' infanzia e proposto alle elementari, approfonditamente studiato alle medie e superiori. Citato e presente sui testi di quasi ogni materia. 

In questo libro Einstein pone al vertice della qualità dello spirito artisti, filosofi e uomini di lettere e un gradino più giù gli scienziati. Esprime poche, chiarissime parole su una breve serie di argomenti fondamentali. Non c'è una virgola fuori posto.
E' di un' umanità definitiva e irraggiungibile attraverso gli aridi e tortuosi percorsi scolastici. Ma basterebbe inserirlo in ogni "programma ministeriale" del mondo, per avere nel giro di una coorte un mondo decisamente migliore.
L' assenza di questo testo dal bagaglio culturale di ogni essere umano alfabetizzato del pianeta è soltanto l' ennesimo (e uno dei più vistosi) segno di malafeda da parte di chi ha la delega ad occuparsi del bene sociale, del bene della nostra specie.
L' unica fortuna di lorsignori è che la gente come Einstein viene al mondo pacifista e le volte in cui viene al mondo si calcolano in una probabilità inferiore a quella della vincita del jackpot di una lotteria
".

15 commenti:

  1. E io che pensavo di esser stata prolissa nella mia risposta. In effetti tendi ad eccedere nei testi.Dici che qualcuno ti ha fatto notare che la lunghezza possa essere un elemento che va a discapito del successo del blog, può essere una chiave di lettura, ma di certo non sarà l'unica. Per quel che ho visto in giro nei blog, il successo spesso è determinato da quanto tempo si ha per girare di blog in blog a lasciare il proprio odore per essere seguito poi sul proprio blog. E a volte ci si tira dietro solo tanta feccia inutile. Bisognerebbe almeno saper selezionare il pubblico. Comunque tralasciando questo argomento, volevo solo dirti che no non sono assolutamente una professionista dell'insegnamento. La scuola l'ho vissuta da studente e poi da impiegata per un certo periodo di tempo. Ma una certa idea di ciò che non va te la fai anche vivendola dall'altra parte della barricata. Ad ogni modo volevo solo farti sapere che ho letto la tua risposta, ma non posso soffermarmi oltre in questo momento.
    Non mi aspettavo certo un post dedicato a me. Ciò di cui farò senza dubbio tesoro sono le tue parole in merito al libro di Einstein e magari un giorno avrò anche tempo e modo di leggerlo. Per ora ti saluto.

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    1. La prossima volta che passi ti invito a linkare i tuoi eventuali blog (non ho trovato tracce sul tuo profilo)... Ma ho visto che sei nell' ambiente blogger di alpexex.
      Ecco, alpexex è l' unico scrittore italiano. Forse l' unico di due visto che scrive anche un signore che si fa chiamare Erri De Luca. Ad ogni modo linkaci qualcosa di alpexex e a tua discrezione altro che ritieni possa piacerci.
      Per quanto riguarda il "successo" del mio blog... Molto dipende dal metro di misura e dalle finalità. Iniziamo con un interrogativo atavico, proverbiale, ma non privo di spunti interessanti: "meglio un giorno da leone?"...
      Un blogger deve per forza ambire al numero di seguaci del blog di Grillo? Esiste il numero che non va a discapito della qualità?
      Quanti erano gli scienziati che lavoravano alla bomba all' idrogeno?
      Hanno cambiato la faccia del mondo per sempre, stavano tutti dentro una Smart. Ti aspettiamo con ansia! Portaci cose buone!

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  2. "alpexex è l' unico scrittore italiano"... sulla base di cosa fai questa affermazione? Lo conosci? Hai letto qualcosa?
    Il suo blog è pubblico e cercando su google trovi materiale precedente ma ho come l'impressione che tu lo sappia già. Io personalmente non ho blog. Mai avuto e credo che mai ne avrò. Non ho capacità di scrittura tali da potermi cimentare. Ma mi piace commentare e confrontarmi laddove io trovi qualcosa di interessante. X quanto riguarda la questione "successo" è chiaro che mi riferissi ad un successo di facciata, tenuto in piedi dalla propria presenza su blog altrui piuttosto che sulla qualità. Io preferisco la qualità e non avendo blog sono totalmente disinteressata quando intervengo. Lo faccio perché sono interessata all'argomento del post o del blog E in maniera totalmente casuale almeno la prima volta.

    P.s. ho commentato anche quel tuo primo post che mi hai linkato

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  3. Ho sentito parlare di alpexex da un amico non troppo tempo fa, ma neanche poco.
    Lui era talmente entusiasta che ho trovato doveroso verificare se il suo osannarlo fosse giustificato. Ho letto parecchio... non tutto. Sfiora vette di lirismo ineguagliate.
    Ha uno stile elaboratissimo ma non per questo meno bello e quasi assolutamente originale. Alpexex è l' unico scrittore italiano perchè è l' unico che si occupa praticamente solo di scrivere leggere e vivere sulla base di una vocazione schiacciante. Anche il più abile e sensibile dei pennivendoli italiani non può vagamente immaginare o sperare di essere visitato durante il sonno dalle visioni di alpexex. Ma è l' uomo che leggo dietro la tastiera l' artista che sto elogiando. La dimensione di civiltà che esprime, avveneristica e ottimista quando il liquore sgoccia fuori dal bicchiere. Se alpexex scrivesse fantascienza sarebbe Asimov, se scrivesse teatro sarebbe un Calderòn de La Barca laico e quindi migliore.
    Nella letteratura, dopo aver ottenuto formazione, cerco ora evasione e consolazione.
    Alpexex racconta la vita che farei se non fossi incatenato all' ansia di chi mi ama, da morbidi baci o sprazzi masochistici e miopi di comprensione.
    Se alpexex scrivesse romanzi d' avventura l' umanità dimenticherebbe Salgari.
    Ma alpexex non può e non vuole scrivere altro che quello che scrive, il motivo principale per cui è il più grande. Prescinde dalla storia probabilmente consapevole dell' inconsistenza del tempo... citando lo stile di Novecento, personaggio protagonista di "La leggenda del pianista sull' oceano": "in culo la posterità!".
    Se alpexex fosse il personaggio di un gran bel film sarebbe Novecento.
    Grazie per avermi lasciato il poscritto, ora faccio un salto di là e ti rispondo... Lasciali i poscritti, sono utili. Grazie ancora "Carpa" :)

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  4. Senza offesa, ma l'unico che si può rivolgere a me in quel modo è lui. Anche perché non è proprio carino come nomignolo. ..
    Detto questo credo che quello che hai scritto dovresti dirlo a lui. Penso gli farebbe piacere. E alla fine è riuscito a rubarmi la scena pure qui Sull' unico post che qualcuno mi abbia mai dedicato ... Meno male che io non ho manie di protagonismo :)

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  5. Scusami, non era mia intenzione invadere territori recintati di complicità altrui né offenderti. Ovviamente senza alcuna conoscenza a proposito delle circostanze del battesimo, ai miei occhi "Carpa" suona tutto sommato abbastanza neutro...
    Non glielo dirò. Non trovo alcun senso nell' eventuale gesto di regalare una "critica entusiasta" non richiesta a qualcuno che molto probabilmente non ne ha alcun bisogno. Non me lo riesco a immaginare che gongola in nessuna circostanza, figuriamoci per il giudizio (GIUDIZIO) di un perfetto sconosciuto.
    Non so in che occasioni ti abbia rubato la scena, ma io da queste parti non lo vedo...
    Da qualche giorno ormai i miei blog hanno assunto la forma di un dialogo almeno per me stimolante... La protagonista sei tu, a prescindere dall' assenza di manie.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. No dai, niente scuse. Figuriamoci se mi offendo.
    Però, dimmi, ti pare carino chiamare una donna "Carpa"?

    In realtà non pensavo che dovessi andar lì da lui a dirgli "caro alpexex, quanto sei bravo". Non credo ne abbia bisogno. Però dato che mi pare di capire che tu lo legga, mi chiedevo come mai non lo commentassi. In fondo sei tu il primo a desiderare uno scambio costruttivo, o sbaglio?

    La questione del "rubar la scena" era una battuta, ovviamente :)

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  8. Il primo riferimento che mi viene in mente è la carpa koi... quindi si, probabilmente è un grosso complimento... Ad ogni modo dipende dalla donna... Ci sono anche donne cernie, donne murene, donne totani e donne piovre... Donne camaleonti, donne colibrì, donne canguri, donne giaguari e donne leoni. Ci sono anche donne gatto, cane e ragno.
    Tutto sommato poteva andarti peggio.
    Alpexex ed io abbiamo visioni parallele che mai potrebbero incrociarsi.
    Finalità identiche ma convinzioni teleologiche differenti, visioni del tutto distanti.
    Immagino che entrambi abbiamo un' età e una mole di lavoro alle spalle che renderebbero qualsiasi tentativo di confronto piuttosto pirotecnico ma fondamentalmente sterile. Mi basta sapere che sta bene e scrive.

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  9. p.s. lasciamo perdere le carpe o altri nomignoli in uso in famiglia ... mi rispondi sull'altro post? sono curiosa.

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  10. p.p.s. avevo una mezza idea di chi potesse essere "l'amico" entusiasta. Ora ne ho la certezza. Non poteva essere che lui.

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  11. Ma tu davvero sei capitata qui per caso?

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    1. Ma poi perché questa domanda? Qual è il tuo dubbio?

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  12. In realtà si, come una random walk deve fare. In realtà però mi sono soffermata a leggerti solo x il titolo del blog. Mai più però avrei pensato di poterti collegare a qualcuno di mia conoscenza. Anche se l'amico citato io non lo conosco nella realtà.

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    1. Realtà, realtà, realtà ... uff ... che non si dica che sono ripetitiva :-D

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