Il testo che vi propongo di redigere insieme con l’
unico scopo di tentare di arricchirci velocemente e senza sforzo sarà un
libercolo.
Premesso che le probabilità di arricchirsi scrivendo
in italiano sono inferiori a quelle di vincere la lotteria di capodanno, conto
che alla peggio ci saremo divertiti.
Ritengo senza indugi che, nonostante Ramarro mi dia
parecchio filo da torcere, attualmente la leadership del fancazzismo sia
indiscussa. Ragion per cui mi offro spontaneamente di occuparmi di tutto il carico
di noioso lavoro di battitura editing e quant’ altro.
Nel corso di deliranti brain storming individueremo
una serie di motivi per cui amiamo così tanto il nostro paese e cercheremo di
analizzarli ed offrirne la critica da una prospettiva che sia utile allo
straniero che necessita di essere dissuaso dal trascorrere le vacanze estive
proprio qui, con tutti i posti che ci sono nel mondo (Svizzera inclusa).
Personalmente adorerei incaricarmi di attendere all’
obiettivo che non manchi una buona dose di cinismo, disincanto, un pizzico di
generico ed universale disprezzo, nonché abbondanti pessimismo e misantropia.
Ragion per cui i primi capitoli (brevi) che mi vengono in mente titoleranno:
1. I
Vecchi Dimmerda
1.1 Alle
Poste il primo del mese
2. Quei
bastardi dei politici
3. La
bambocciona gravida
4. Malattie
degenerative incurabili: Tifo
Al fianco del cinismo eccetera vorrei fosse presente
una buona dose di empatia umana e speranza. Il libro alla fine deve essere si
amaro ma anche simpatico, coccolare il lettore nell’ illusione che tutto possa
migliorare… o semplicemente avere l’ accortezza di non perdere di vista il
buono presente anche nel peggio… (compito vostro, io sono cieco)
Ad esempio il capitolo vecchi dimmerda alla fine
della fiera sarà una difesa di quei poveri dimenticati da dio che sono
realmente gli anziani… a tratti si ironizza sul fatto che sono degli
insopportabili rompicoglioni a tratti si da una giustificazione specificando
che non è facile accettare di invecchiare in generale, figuriamoci al giorno d’
oggi in Italia… Per rendere il tutto più empatizzante pensavo di parlare un po’
di mio nonno, romanzando a tratti.
Io per il momento ho immaginato uno scheletro: un
capitolo breve per ogni argomento, stile brioso, raffiche di mitra,
bilanciamento magistrale allo scopo di ridere. Se ridiamo noi dovrebbe far
ridere chi legge. (mmm)
E’ uno scheletro: se vi interessa siete liberissimi
di cambiare cose, modificare tutto, introdurre argomenti, tutti scriveremo
parti e sistemeremo tutto insieme. Come già accennato mi occupo degli
sbattimenti più grossi se posso sgravarvi di lavoro perché ho più tempo, ma non
c’entra che è una mia idea, se accettate è già un’ idea nostra…
(Tanto la S.I.A.E. ha detto che se non mi iscrivo
con queste due pagine mi ci posso lustrare le terga).
Vi pregherei intanto di pensare a un titolo… Una
roba accattivante e commerciale, d’ impatto ma non volgare, brillante… Appena
ho tempo mi metto a scorrere una lista di titoli di classici della filosofia
per vedere se c’è qualcosa che si presti a una
distorsione-parafrasi-storpiatura o altro…
Immagino il libro come un saggio storico-filosofico
pop. Trattare con acume e leggerezza temi di attualità…
Già troppe parole… pensateci un attimo e in caso
iniziate a eiaculare argomenti, correggere e migliorare i mieispruz
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