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giovedì 22 maggio 2014

IL MIO PREZZO



Voglio aprire una parentesi che ho omesso al primo post per sbadataggine. Vi chiedo scusa.
Ovviamente siete liberi di fruire del blog come vi pare, ma se siete fra quelle persone che amano o riescono a concentrarsi e leggere anche con un sottofondo musicale vi consiglierei di far partire il video e poi leggere... Il video si dovrebbe legare ogni volta all' atmosfera del testo. Si tratta fondamentalmente di un progetto sperimentale, non testato, né accreditato, né riconosciuto, di arteterapia. Il principio é quello per cui abbiamo cervelli ipertrofici che obnubilano le emozioni. Siamo più portati a scaldarci razionalmente nel rilevare attraverso la comprensione un' ingiustizia, ma la ragione ha soffocato l' emozione. La musica dovrebbe col tempo, a seconda dei gusti, risvegliare quei brivdi lungo la schiena che avevamo da ragazzi, prima della grandissima depressione (maggiore).
Per quanto riguarda il discorso dei gusti, se qualcuno volesse proporre argomenti e generi musicali sarei felicissimo di innescare uno scambio e delle collaborazioni.
Già che ve ne ho parlato vi spiego perché stavolta ho scelto questo pezzo: intanto per il suo testo bellissimo e romantico da morire, poi perché parlando dell' argomento che segue mi viene in mente che se fosse possibile instaurare una "dittatura" (ahahahah) (A)narchica... Il capo supremo vorrei fosse Fiordaliso... O comunque ho in mente un altro paio di donne... In realtà sarei per l' estinzione delle quote azzurre... Noi uomini non capiamo un cazzo! Una donna al potere significherebbe pace nel mondo in cinque anni, visto che i soldati sono bravi cristi come noi, e una madre non manda un figlio a morire in trincea. Ovviamente escluderei completamente dai giochi la Merkel perché mi sembra evidente che nel metterlo nel culo a Berlusconi non sia rimasta incinta e forse Prodi, Padoa-Schioppa e Monti, gli ultimi partecipanti all' orgia, soffrono di aspermia. MATRIARCATO RULES!!!


   
                                  

                                       



Dovrò essere breve nello scrivere "IL MIO PREZZO", perché fra poco vado a lavorare, chi fosse interessato consideri che probabilmente rivedrò, incrementerò e riprenderò l' argomento più tardi.
In molti film avete sentito la tipica frase del farabutto corrotto, gangster o politico (distinguo piuttosto inutile), o al limite scene di persone scomode e ricche che si trovano in fronte un killer professionista che iniziano con un lamentevole "Quanto ti pagano?, posso darti il doppio" e la scena si conclude con la frase cui mi riferivo in apertura "Tutti gli uomini hanno un prezzo". Beh, banalmente il succo é questo. Ho provato a mettermi in mostra ed entrare nel sistema, pur criticandolo, quando ero giovane e ingenuo. In particolare avrei voluto occuparmi di arte e cultura. Dopo la laurea ho frequentato un Master in Management Culturale...
Per quanto mi sia rivolto a mezzo mondo dimostrando il mio potenziale, per quanto mi sia sbattuto a cercare lavoro ovunque, nessuno me lo ha dato. In vita mia ho fatto qualsiasi lavoro, anche lavori umili... Non ero a caccia di fama gloria ricchezza mainstream. Volevo solo essere impiegato nel fare qualcosa che mi piacesse e per questo ricevere un giusto compenso. Ciò di cui vivere.
Non conosco il lusso perciò non so se mi piacerebbe ma posso dirvi sinceramente che quando mi é capitato di passare da Montecarlo avevo i conati.
Non vi nascondo che se credessi possibile in questa fase storica rifarsi ad esperienze del passato per provare a ricostruire il mondo e rendere la vita sopportabile potrei asserire di essere politicamente filomaoista e religiosamente, sebbene io odi ogni forma di dogma e credo organizzato e sia un miscredente laico, filocalvinista. Lo dico solo perché so che non tutti siamo uguali, non tutti abbiamo le stesse esperienze, capita a molti di sentire il bisogno del conforto della fede, di praticarla attivamente fra persone con cui condividerla... Sta bene, basta che non mi rompiate i coglioni se non battezzerò mio figlio.
Tornando al discorso sul mio prezzo... finché cercavo lavoro c' era una domanda quindi un prezzo, ma é mancata l' offerta... Nessuno dei padroni cui mi sono rivolto si é mai dato la pena di propormi un contratto anche part-time a tempo-determinato come pizzaiolo.
Ora che non mi manca da mangiare e ho un tetto sulla testa, il mio prezzo non lo coprirebbe nemmeno una cordata di tutte le multinazionali del mondo disposte a fare bancarotta per farmi stare zitto.
Quale é il senso di quello che ho scritto? Il senso è semplice da intuire... Il prezzo, in economia, é dato dal valore stimato dell' oggetto che si pone sul mercato in funzione della concorrenza, ad esempio, e di altri fattori. Siccome in questo caso l' oggetto da porre sul mercato é gira che ti rigira la mia giornata lavorativa, quindi teoricamente otto ore al giorno per la miseria di un salario... Quindi gira che ti rigira la mia stessa vita... visto che esattamente come ognuno di voi sono un pezzo unico e non esiste concorrenza... Inizierete ad intravedere che la mia vita é inestimabile, in quanto unica e per quanto noto, tranne in India, irripetibile.
Sul mercato, INESTIMABILE = che non si può stimare, senza prezzo. Come la notte stellata di van Gogh.
Morale della favola, se mai la mia voce dovesse arrivare all' orecchio delle multinazionali, se mai invece di farmi sparire dalla faccia della terra decidessero di provare a comprarmi...
Temo che in definitiva dovrei farmi sparare... ovviamente dubito che questo piccolo blog possa attirare troppa attenzione, era solo un ipotesi di lavoro.
Mi farei sparare per il semplice fatto che preferirei morire giovane di morte violenta, combattendo per un ideale e per la speranza, immaginando di comportarmi come vorrei che un domani si comportasse mio figlio, piuttosto che vivere in una tomba costruita da gente di merda in secoli di soprusi fino a novantanni e pentirmi, in punto di morte, di non aver vissuto.
L' unica cosa che spero se mai dovesse arrivare quel giorno é di riuscire a mantenere il controllo, che non si rilasci lo sfintere o tremino le gambe, spero di riuscire a guardare negli occhi il mio assassino, e spero anche che il mio assassino la prenda alla larga, passando per la minaccia, se nel momento della dipartita dovessi avere la spalla comica perfetta dovrebbe chiedermi in maniera stereotipata: "Hai deciso davvero di prenderti una pallottola in fronte?"...
A quel punto spero di riuscire a dire quello che amo immaginare abbia detto Peppino Impastato al suo boia, negli ultimi istanti di vita:

"Se posso scegliere preferirei di no... poi fai tu!"

SARA' UNA RISATA CHE VI SEPPELLIRA'!

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