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mercoledì 21 maggio 2014

ELOGIO DELLA PAZZIA

Quello che immagina un sano di mente é che la follia sia una spaventosa condizione di completo distacco dalla realtà. Quello che sa un folle é che sconfinare da una realtà all' altra non é poi così spaventoso.
Quello che pensano i medici della cosiddetta pazzia é che sia una malattia. Quello che pensa un pazzo é che una malattia dovrebbe creare problemi, dolore e sofferenza in chi ne é affetto, e di conseguenza valuta che sì, forse alcuni aspetti della malattia mentale si possono definire così.
Quello che pochissimi sani di mente, quasi nessun dottore e diversi pazzi sanno é che quella che viene definita realtà é il frutto di un' illusione, una serie di connessioni arbitrarie operate dal cervello per mezzo dei sensi. Il segreto dei Poeti é che le cose esistono prima ed aldilà delle parole.
La verità di Rimbaud é sconvolgimento dei sensi e amore divino che conferisce chiavi della conoscenza.
Se le multinazionali farmaceutiche immaginassero quanti soldi potrebbero incassare inviando missioni di psichiatri cattolici nel passato ad evangelizzare gli esseri umani delle epoche prescientifiche, investirebbero i loro lauti profitti solamente nella creazione di un sistema per viaggiare nel tempo.
Il linguaggio traduce i fenomeni in umanese e li rende trasferibili per simbolo. La scienza trae le sue fondamenta da parole convenzionali a cui coloro che hanno fondato i metodi si sono aggrappati con disperazione, per non sprofondare zavorrati nell' abisso della follia.
In realtà basterebbe ascoltare l' esperienza di un visionario che torna dalla sua visione per capire che la follia rappresenta forse l' unico modo per abbandonare la zavorra e levarsi verso punti di osservazione che consentono prospettive, se non più ampie, almeno diverse.
Se i cosiddetti pazzi venissero aiutati ma anche ascoltati e non coercitivamente curati, messi a tacere, chimicamente menomati e sfruttati come clienti a vita delle farmaceutiche, il mondo sarebbe da tempo un posto migliore in cui abitare.
In più di una cultura gli uomini non hanno avuto dubbi circa la maggiore completezza della visione dei pazzi ed hanno tributato loro venerazione, li hanno considerati saggi e posti a guida dei loro consorzi. Tutto questo accadeva quando un responsabile e ponderato scetticismo imponeva ancora a tutti di prendere in considerazione la possibilità che ciò che non possiamo vedere potrebbe non esistere ma forse anche si.
Poi é venuto un tempo in cui si é riposta tutta la fiducia solo ed esclusivamente nei fenomeni osservabili e ripetibili per esperimento, dio é morto, e siamo ancora tutti li ad aspettare che medici e bioingegneri trovino il modo di resuscitarlo. Nel senso che magari un giorno avranno anche a disposizione strumenti per osservare ciò che oggi non si vede e si persuaderanno che molto di quanto sostenuto fino a quel giorno era infondato non solo in una prospettiva di conoscenza della realtà, ma anche nel contesto scientifico stesso. Sarebbe lecito aspettarsi che almeno a quel punto si prenderanno la briga di girarsi ad ascoltare i pazzi con maggiore predisposizione al dialogo e curiosità. Ma non accadrà. Soprattutto, qualora accadesse, i pazzi saranno ancora una volta già troppo oltre.
Una domanda che é lecito porsi é la seguente: se il consorzio umano non provenisse da secoli di imposizione della versione ufficiale del senso della vita da parte delle chiese prima e di coloro che tengono strette in mano le profittevoli redini della scienza oggi, esisterebbe la follia?
Un' altra domanda che mi pongo é questa... alcune delle persone che ho conosciuto, tacciate di follia e stigmatizzate ed emarginate, erano mediamente più intelligenti e molto più colte di qualsiasi soggetto sano o scienziato con cui abbia avuto a che fare. Ma soprattutto, una volta acquisito il potere di tenere sotto controllo la potenza delle loro visioni, questi uomini e donne, sono quelli che in molti casi hanno creato dal nulla cambiamenti sostanziali nel corso della storia. Allora mi chiedo, per quale motivo non esistono persone al mondo propense a tentare di ascoltare quello che racconta un pazzo di ritorno dai suoi viaggi in altre dimensioni?
Perché nessuno accetta che le dimensioni potrebbero essere più di tre ma meno di infinite e che la logica del terzo escluso non contempla orge di conoscenza?
Perché esistono uomini che hanno il coraggio di partire verso lo spazio infinito su dei missili ma nessuno che si osi allontanare dal confine di quella ché è la versione della realtà comunemente condivisa?
Se non ci fossero stati i roghi delle streghe, le persecuzioni, i genocidi, la repressione, il mondo sarebbe quello di oggi? Chi ha ordinato queste azioni? Perché?
Quanto l' avidità di alcuni uomini rappresenta una minaccia ben maggiore alla realizzazione degli uomini, rispetto alle distese cognitive della follia?
Perché gli avidi ispirano ammirazione, invidia e connivenza mentre i folli solo aberrazione e orrore?
La guerra é reale, comunemente accettata come indispensabile strumento di progresso, praticata con fini diversi fin dalla notte dei tempi... appartiene alla sfera del reale, non é il frutto di una psicosi, non é la visione di un folle... così lo schiavismo in tutte le sue forme, così la distruzione del pianeta.
Ci sono una serie infinita di gesti e azioni perpetrate da uomini che consideriamo sani di mente e a cui deleghiamo le nostre sorti ad occhi chiusi, che basterebbe farle guardare ad un bambino e chiedergli che ne pensa per tornare umani.
Però continuiamo pure a imbavagliare le voci fuori dal coro e a goderci le nostre libere, belle, meravigliose due ore d' aria  al giorno... Chi se ne frega se la catena che mi tiene la palla al piede é stata finanziata con la vendita degli psicofarmaci al mio vicino.
Per fortuna si parla della depressione in termini di "pandemia del secolo" ed é già al primo posto nella hit parade delle cause di invalidità soprattutto fra gli adolescenti. Per fortuna i pazzi stanno per diventare una voce passiva a bilancio, una perdita di zero punto qualcosa, ma speriamo diventi almeno un tre punto qualcosa sui PIL, questo gli darà una voce. Per fortuna, finalmente, stiamo riuscendo a toccare i soggetti sani nell' unica parte sensibile che gli é rimasta: il portafoglio.
Per fortuna l' unica promessa elettorale che ogni politico di ogni dove, al giorno d' oggi, manterrà, pare sia "un pazzo per famiglia".
Immaginare una società nella quale in ogni casa ci sia almeno un individuo che usa il cervello può non essere totalmente consolante, ma é un buon inizio.






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