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domenica 15 febbraio 2015

L' ANTICRISTO DI NIETZSCHE


Miei cari lettori, dovete assolutamente sapere che sebbene me la tiri da intellettuale, sono mesi che non leggo un libro. Non per intero almeno. Ma se il gran segreto fosse questo non ci sarebbe granché da stupirsi, ogni amante della lettura ha periodi sabbatici più o meno brevi.
Il mio più terribile segreto è che ho letto molto, ma davvero molto, nei momenti sbagliati.
I libri più interessanti e fondamentali per la formazione della coscienza li ho letti talmente tanti anni fa che o non ricordo un cazzo di quello che c' era scritto, oppure ero troppo giovane per capirli.
Fra questi "L' Anticristo" di F. Nietzsche. Letto probabilmente in un' ora di algebra al liceo.
(Mentre digito le parole iniziali di questo post, credo che in assenza di più alte ispirazioni potrei dedicarmi a proporvi libri per i prossimi sei mesi).
Di ciò che c'è scritto su questo libretto di Nietzsche non ricordo granché più del succo.
Dice Nietzsche che la società alle sue radici era fondata sulla forza e sul vigore fisico e pertanto il ruolo di capo slittava dal padre al figlio nel momento stesso in cui il primo cominciava a perdere a braccio di ferro contro il secondo con una certa costanza...
Il giovane comandava perché aveva la forza bruta per imporsi.
Cosa accadde? Che la saggezza del perfido vecchio inventò la religione, per battere il giovane non sul terreno fisico, dove troppo enorme sarebbe stato lo svantaggio, ma su quello morale.
Iniziò a riempirlo dei vari "onora il padre e la madre"... gli disse, dopo che Dante l' ebbe dipinto, che sarebbe bruciato all' inferno se non avesse baciato le pile e in altre regioni del mondo addirittura promisero i saldi nelle vetrine del quartiere rosso di Amsterdam nell' altra vita in cambio di vivere come un fuoco d' artificio. Non parlo dell' ebraismo perchè non lo conosco. Non lo conosco perché mi fa paura. Mi fa paura perché non lo conosco. So che sono degli specie di magi rinascimentali coi loro riti e i loro comportamenti rigidi e so che se c'è una religione che somiglia davvero più delle altre a un atteggiamento di rispetto e riconoscenza per un eventuale dio che se lo aspetti è quella.
Ma so di sicuro che dio si aspetta tutt' altro che riconoscenza devozione e pietudine, dio ci ha messi qui a godere della meraviglia. Immaginatevi Picasso che in sette giorni realizza miliardi di quadri, li sbatte in un super Guggenheim e ci chiude tutti dentro a chiave. Cazzo si aspetta Picasso, che ci mettiamo a pregarlo e genufletterci e che togliamo il salame dai panini dei distributori automatici?
Picasso come ogni artista e creatore che si rispetti ama innanzitutto esprimersi, poi creare, poi stupire, emozionare, cambiare, far riflettere, sorridere, ammiccare, piangere.
Ma più che riflettere tutte le altre cose. Il sonno della ragione genera pace. Dio ha creato Picasso a sua immagine e somiglianza. Dio è un nano che ama le maglie da marinaio.
Quindi:
Anticristo di Nietzsche = il vecchio inizia a perdere a braccio di ferro e inventa la religione per continuare a comandare e incassare oboli e tributi.
Fuck old man! Fuck religion!


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